Sovraesposizione: quando diventa un problema
I Ferragnez sono in crisi: cito questo esempio (nonché titolo di numerosi articoli nelle ultime 24 ore e frase in trend topic su tutti i social) per introdurre un argomento molto sentito e vicino a noi giovani. Fino a che punto un personaggio pubblico, quindi più esposto, e che magari normalmente condivide le proprie giornate e i propri pensieri con il mondo del web è “obbligato” a render conto di tutto quello che accade nella sua vita?
È probabile che istintivamente, leggendo questa domanda, molti possano rispondere allo stesso modo: non c’è alcun obbligo. Nessuno è tenuto a mostrare ciò che non vuole mostrare o a dire ciò che non vuole dire. Ma cosa succede veramente quando si inizia a condividere così tanto di sé con una massa indistinta e potenzialmente infinita di persone (perché di quello si tratta) che, anche inconsapevolmente (e forse è questa la cosa più spaventosa) inizia a “pretendere” certe cose, come se gli fossero dovute? È forse questa la “gabbia” della sovraesposizione?
Tornando all’esempio citato: sono due giorni ormai che il mondo del web è esploso per una presunta crisi tra l’amata coppia Ferragni – Fedez. Il motivo? “Non condividono foto e video insieme” o “lui non indossa la fede” o ancora “ha uno sguardo spento”. Tralasciando la veridicità o meno della notizia e sottolineando che comunque un eventuale litigio sarebbe ordine del giorno in una coppia, la cosa sbalorditiva e che fa riflettere è l’allarmismo sorto e l’attenzione (la mia compresa, lo ammetto) nel commentare la notizia, la voglia di “scoprire la verità” e la “pretesa” di ricevere spiegazioni e chiarimenti. Sono veramente tanti infatti i messaggi letti di questo genere.
Ma fino a che punto è giusto aspettarsi che qualcuno, pur vivendo di questo, condivida con noi (con noi chi, ci sarebbe poi da chiedersi) anche eventuali momenti di particolare difficoltà, rabbia, emotività e fragilità? Momenti che, si sa, affrontiamo tutti e che scegliamo di vivere nel modo più giusto per noi?
Il fenomeno degli influencer è centrale nella nostra società ed è in continua evoluzione perché in continua evoluzione sono i mezzi che abbiamo a disposizione per informarci ed informare l’altro: proprio per questo è fondamentale comprenderne attentamente i benefici…ma anche i rischi. Se da una parte è un dato di fatto che per le nuove generazioni è possibile parlare di una vera e propria fuga dai mezzi tradizionali con una tendenza verso una sola fonte di informazione, ovvero la rete, in particolare i social network (tramite profili creati appositamente come @apriteilcervello o @spaghettipolitics) ma anche grazie ad influencer “di fiducia” che utilzzano il proprio impatto mediatico e il proprio seguito per fare buona informazione in maniera rapida e fruibile (proprio come i Ferragnez), dall’altro lato è da mettere in risalto che si sta parlando sempre di persone come noi: persone che sanno esserci utili quando serve, che sanno intrattenerci e che hanno saputo tenerci compagnia in momenti di solitudine…ma pur sempre persone.
Concludo con una frase di una canzone di Francesco Gabbani proprio dedicata all’argomento ed intitolata “La rete” che, mi auguro, possa invitare tutti a riflettere: “Passare il tempo galleggiando in una bolla, capire frasi che son vittime di copia incolla, lasciarsi andare ad emozioni virtuali ed essere leali con grafiche speciali; incuriosirsi della vita di ogni altro per aumentare i tuoi seguaci e fare il salto mostrando un volto che tu in fondo non conosci scappare come pesci e rimanere tutti i giorni in rete (…) ma il pescatore chi è? il pescatore sei te.”
Ludovica Italiano