È l’Azienda Agricola Olivetta Marco a essersi aggiudicata l’Oscar 2021 del premio enologico Torchio d’oro. L’ufficializzazione è arrivata ieri, lunedì 13 dicembre, durante la cerimonia di premiazione svoltasi nelle sale del secondo piano del Castello del Monferrato.

Alla presenza del sindaco Federico Riboldi e dell’assessore Daniela Sapio, sono stati anche consegnati i 16 diplomi di merito tra i 95 vini premiati dai cinque giudici che hanno preso in esame i ben 153 vini presentati dalle 35 aziende partecipanti.
Ecco gli insigniti del diploma di merito: Grignolino del Monferrato Casalese Doc 2020 e Barbera del Monferrato Doc 2020 dell’Azienda Beccaria Davide, Barbera del Monferrato Doc 2020 e Monferrato bianco Doc 2020 dell’Azienda Botto Marco, Grignolino del Monferrato casalese Doc 2020 dell’Azienda Canato Marco, Barbera d’Asti Docg 2020 dell’Azienda Crivelli, Piemonte Cortese Doc 2020 e Monferrato Rosso Doc 2019 dell’Azienda Olivetta Marco, Barbera del Monferrato Doc 2020 dell’Azienda Spinoglio Danilo, Grignolino del Monferrato casalese Doc 2020 dell’Azienda Vicara, Monferrato Freisa Doc 2020 della Cantina del Monferrato, Grgnolino del Monferrato casalese Doc 2020 e Barbera del Monferrato Doc 2019 della Cantina Sociale San Giorgio Monferrato, Grignolino del Monferrato casalese Doc 2020 dell’Azienda Angelini Paolo, Barbera del Monferrato Doc 2017 dell’Azienda La Faletta e Barbera del Monferrato Doc 2020 dell’Azienda Gaddo Valerio.
«L’edizione 2021 del Torchio d’oro – ha ricordato l’assessore Daniela Sapio – ha dovuto affrontare diverse vicissitudini, ma alla fine ha visto una partecipazione larghissima di aziende e di vini, tornando a premiare le vere eccellenze del nostro territorio. Un grazie di cuore, quindi, va a chi ha voluto aderire al Torchio d’oro, ai giurati, all’Istituto Luparia di San Martino di Rosignano che, ancora una volta, ci ha ospitati per le degustazioni e alle ragazze e ai ragazzi del Ciofs che hanno curato l’ottimo aperitivo servito durante la premiazione di ieri».
Quest’anno, tra le novità, ce n’è stata proprio una legata alla scelta dei vincitori, perché per la prima volta i voti dei cinque giudici non sono stati palesi e discussi, ma singoli e segreti e la media matematica, che l’esclusione del voto più alto e del più basso, ha determinato i premiati.
«È con viva gioia che si sia riusciti a riproporre il Torchio d’oro – ha sottolineato il sindaco Federico Riboldi – un premio non solo ambito, ma atteso, perché certifica le eccellenze di un territorio, quello del Gran Monferrato, che del vino ha fatto la propria immagine: prova ne è la nuova Strada del vino, che con i suoi 630 chilometri è la più lunga d’Italia».
Si ricorda che il Torchio d’Oro è un’iniziativa organizzata dal Comune di Casale Monferrato con l’indispensabile collaborazione dell’Istituto Luparia di San Martino di Rosignano Monferrato, e approvata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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