La storia del bicchiere affonda nella notte dei tempi: i primi esemplari di bicchiere erano degli “utensili naturali”, degli oggetti disponibili in natura e non sottoposti a nessuna lavorazione: cortecce di alberi, conchiglie, sassi scavati dall’acqua. Ricordiamo che il “bicchiere” rappresentava l’unità di misura di capacità dei liquidi, con valori differenti a seconda delle diverse città. Un primo esempio di bicchiere lavorato dall’uomo è rappresentato dai corni di animali che venivano scavati dagli antichi egizi, dai persiani e dalle popolazioni italiche. Furono però i fenici i primi a produrre i primi veri bicchieri in vetro trasparente. Durante l’epoca pompeiana la storia del bicchiere entra nella sua modernità di forme e decorazioni: realizzare i bicchieri diventa una vera e propria arte che impone nuovi canoni estetici ma anche pratici, con il fondo che inizia a essere non più piatto ma concavo e decorazioni con pietre preziose e altri materiali pregiati. Dal 1500 in poi i maestri artigiani veneziani saranno richiestissimi all’estero, dalla Germania all’Olanda, dalla Spagna alla Francia. I bicchieri veneziani sono sinonimo di raffinatezza e pregio, le coppe divengono più larghe, gli steli più lunghi, il tutto impreziosito da intagli e decorazioni, ali a forma di merletto ed eleganti sottocoppe. Famosi e ammirati o bicchieri in vetro di Murano alla corte di Caterina de’ Medici.