ESERCIZI DI UN CERTO STILE

Spero abbiate amato quanto ho amato io il libro “Esercizi di stile” di Raymond Queneau, nella straordinaria traduzione di Umberto Eco, perché quei 99 modi differenti tra loro di raccontare la stessa storia mi hanno fatto capire quanto fosse geniale lo scrittore francese e come non vi fosse un unico, e giusto, modo di narrare un avvenimento.
Queneau, per me, era “il genio”.
Ho scritto era perché da qualche giorno ho capito che Queneau poteva fare di più e meglio e chi me lo ha fatto comprendere? Non ci crederete ma è stato Vladimir Putin. Un Queneau qualunque per scrivere la parola guerra avrebbe usato, magari, un banale litote: non guerra, ma ci vuole un genio per definirla: operazione speciale in Ucraina.
Un piccolo appunto però mi sento di farlo, invece di Ucraina, troppo specifico, io avrei detto: operazione speciale in un paese confinante. Un po’ di mistero non guasta mai.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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