Che fine fanno i nostri rifiuti? Ognuno di noi si è certamente fatto questa domanda. Una delle tante chiacchiere da bar sostiene che, pur sforzandoci individualmente a differenziare i nostri scarti, al momento della raccolta e stoccaggio nei depositi tutto o quasi viene nuovamente mischiato, vanificando le nostre buone intenzioni. Si tratta di una delle tante leggende, la cui diffusione è sicuramente stata amplificata dalla storia sofferta e claudicante della raccolta dei rifiuti in Alessandria; dopo il primo avvento storico della differenziata (sostituendo i vecchi cassonetti adibiti a ricevere qualunque tipo di rifiuto) avvenuto quartiere dopo quartiere nell’arco di tempo di circa un anno, la popolazione non ha fatto in tempo ad adeguare le abitudini e ad assimilare i differenti giorni di raccolta (carta, plastica, umido…) che si è compiuto un clamoroso passo indietro, conservando la vera differenziata solo nel centro storico ma tornando ai cassonetti grandi nel resto della città. La confusione generata, quindi, non ha sicuramente aiutato i cittadini ad acquisire la consapevolezza dell’importanza che riveste la raccolta differenziata, dei vantaggi in termini di risorse economiche e benefici ambientali che ne derivano. Il risultato è che siamo ancora molto, troppo lontani dal paragonarci alla stragrande maggioranza degli altri cittadini europei, da anni abituati a partecipare al progetto di civiltà che genera benefici alla collettività. Tornando allo specifico che riguarda Alessandria per smentire le chiacchiere popolari, possiamo certificare che le principali tipologie di rifiuti (carta, plastica, alluminio, umido…) vengono raccolte e stoccate separatamente, per poi essere avviate al riciclo consegnandole a ditte specializzate. La struttura principale di ricevimento, stoccaggio e recupero mediante compostaggio coinvolta nella filiera è costituita dall’A.R.A.L. di Castelceriolo presso la quale i mezzi Amiu si dirigono a scaricare le diverse tipologie di rifiuti. Qui diverse aree sono adibite a specifici rifiuti; lo stoccaggio provvisorio coinvolge la carta, il ferro, il vetro, la plastica, il legno, i materassi. In altre, oltre allo stoccaggio temporaneo si effettua la cernita e l’avviamento al recupero di rifiuti speciali e urbani, come i RAEE (frigoriferi, Tv, computer, neon, elettrodomestici, e similari), ingombranti, pneumatici, medicinali scaduti, fusti vuoti, pile, toner. In altra area si effettua la separazione meccanica delle frazioni secca ed umida dei rifiuti solidi urbani indifferenziati, con conseguente avviamento della prima frazione all’impianto di produzione di combustibili da rifiuti (CDR); tale rifiuto viene poi avviato a termovalorizzatori extra provinciali per l’ottenimento di energia elettrica e calore. In conclusione, anche nella nostra città la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani segue un trend (lento) di crescita (vedi diagramma). Si differenzia ancora troppo poco, la consapevolezza nei cittadini deve crescere e sedimentarsi nelle nuove generazioni, quelle che beneficeranno dei risultati, se riusciremo tutti insieme a migliorarli.
Emanuele Villa