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Dal tradizionale e romantico “ciocco” crepitante ai camini elettrici, termoventilati e alimentati a gpl e metano sempre più tecnologici

Le termostufe che utilizzano legna o pellet possono ben combinarsi con un impianto solare termico

Il riscaldamento rappresenta una delle preoccupazioni più frequenti per gli italiani, i quali fanno scelte diverse a riguardo. Da un lato, infatti, essi hanno acceso più di 6 milioni di stufe nel 2013 rispetto all’anno precedente, come rilevato da Coldiretti, con un aumento del 15% delle importazioni di legna. Dall’altro, sempre più persone si sono affidate a sistemi di riscaldamento alternativi, che non prevedono l’installazione di una canna fumaria e l’emissione di sostanze inquinanti in ambiente. I camini o caminetti senza canna fumaria sono l’ideale per un sistema di riscaldamento dinamico e senza limiti d’installazione in vari punti delle abitazioni, proprio grazie all’assenza della canna fumaria. Le soluzioni sono differenti e si distinguono, in particolare, in base al combustibile utilizzato. L’impianto a bioetanolo é adatto a piccoli ambienti ed é dotato di un serbatoio per il combustibile. Quest’ultimo é il prodotto della distillazione e della fermentazione di biomasse, vegetali con grandi quantità di zuccheri, che emettono prevalentemente vapore acqueo. La resa energetica é notevole per ambienti di 40-50 mq e il prezzo oscilla tra 800€ e 1200€.
Il camino elettrico, anch’esso a emissioni inquinanti zero, non contempla alcuna combustione ed è l’unico che genera calore immediatamente all’accensione. Gli esperti del settore, come quelli di caminisulweb.it, lo consigliano per ambienti di ampia estensione e stimano una spesa sui 1800-2000€.
Una soluzione un po’ più tradizionale è rappresentata dal camino a gas, per il quale è necessaria l’installazione di una piccola canna fumaria all’esterno per ragioni di sicurezza. Alimentato a GPL o a metano, questo tipo d’impianto si conforma a qualsiasi abitazione e design e comporta l’esborso di 1600-2300€. Anche l’aria e l’acqua possono essere utilizzati come carburanti per il riscaldamento delle case grazie agli impianti di termocamini e termostufe. Entrambe le strutture vedono il focolare racchiuso da un’asta di vetroceramica, che impedisce la dispersione di calore, comune agli impianti tradizionali, e di conseguenza porta ad alte percentuali di rendimento (70% contro il 25% del comune camino). Le termostufe utilizzano legna o pellet e, a detta degli esperti, possono ben combinarsi con un impianto solare termico.
Il romantico camino tradizionale resta comunque il più esteticamente apprezzabile.

Stefano Summa

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