In tempi di crisi ogni soluzione a costo zero è ben accetta. Nei Paesi del Nord Europa – tra i più ricchi del mondo – questa tecnica di riciclo è nota e riproposta storicamente anche dai singoli cittadini. Non è certo un mistero che le catene immobiliari provenienti da Svezia e Norvegia offrano nei vari punti vendita europei oggetti creati anche con materiale riciclato e – in alcuni casi – anche molto comodi e belli alla vista. Il mercato del fai da te è in continua evoluzione e non è un caso che da diverso tempo anche i consorzi locali della raccolta differenziata decidano di investire tempo e denaro su questa tipologia di investimento. Ad Ovada le scuole superiori hanno realizzato “Le Riciclette”, biciclette (funzionanti) realizzate con materiale riciclato. Divani, mobili, arredi e perfino vestiti entrano tra le tendenze fashion del lifestyle quotidiano di ogni abitazione. Oltre al fattore estetico, il lato economico non va proprio sottovalutato: questo – in una società del futuro ancora poco programmabile – è sicuramente un vantaggio e rappresenta un’educazione da tramandare ai più piccoli. Il tutto senza tralasciare il messaggio ecologista. Anche se ultimamente se ne parla meno, la vita delle piante resta una prerogativa per la sopravvivenza dell’uomo. Il riciclo di oggetti ormai in disuso (anche nel campo del giardinaggio, sempre più in voga anche grazie a specifiche trasmissioni televisive) è diventato un must per le campagne promozionali di enti pubblici e privati a livello nazionale. Insomma, essere alla moda, ecologisti e risparmiatori allo stesso tempo non è roba da tutti i giorni ed è una prerogativa molto al passo con i tempi.
Luca Piana