Prima l’auto, poi la moto, ora la bici. Negli ultimi anni anche in Italia è aumentata la sensibilità verso la Madre Terra sul tema dell’inquinamento dei trasporti con l’utilizzo di mezzi più ecologici. Dalla passeggiata in città, alla spesa quotidiana fino a spostarsi al lavoro, ritroviamo manager, bancari e commessi utilizzare le E-bike (o bici elettriche).
Una bici con un motorino a pedalata assistita, quasi a ricordare le Velosolex degli anni Sessanta: queste bici non sono tutte uguali ed è necessario tenere conto di alcune piccole accortezze che nel lungo termine possono migliorare prestazioni e diminuire i consumi. Prima di comprare una bici elettrica sarebbe bene provarla, soprattutto su percorsi in salita al fine di testare il motore in situazioni difficili.
La bici dovrà essere adeguata al percorso stradale da effettuare ogni giorno: è possibile anche risparmiare comprando una bici semplice e non troppo professionale se non abbiamo un tragitto impervio o difficoltoso da percorrere.
Cosa importantissima è chiedere al negoziante se può fornirci un’assistenza adeguata dopo la vendita: l’assistenza di una E-bike è più cara rispetto a una bici tradizionale vista la delicatezza delle batterie integrate al telaio.
In ultimo, per ricaricare una bici elettrica si impiega cinque ore circa attaccando la batteria a una comune presa di corrente per un costo di circa 75 centesimi di euro e la batteria va sostituita dopo circa 500 cicli di ricarica (25 mila chilometri di viaggio).
Che dire… abbiamo voluto la bicicletta… non ci resta che pedalare!
Giampi Grey