Sarà l’auto elettrica la principale risorsa del futuro automobilistico mondiale? La domanda è lecita e, a differenza di quello che possiamo immaginarci, tra coloro che si pongono il dubbio ci sono anche esperti e addetti ai lavori.
Una delle poche voci fuori dal coro arriva da Toyota – storico marchio orientale che da tempo lotta con Volkswagen per lo scettro iridato a livello di brand – piuttosto scettica sulla soluzione elettrica e più orientata sull’ibrido.
“Le auto elettriche non potranno rappresentare il futuro dei veicoli ecologici neanche se dovesse essere perfezionata la tecnologia di ricarica veloce” spiega Yoshikazu Tanaka, capo progettista della Miura. “Per esempio, se doveste ricaricare un’auto in 12 minuti per fargli percorrere 500 km, stareste probabilmente utilizzando l’elettricità necessaria ad alimentare 1.000 case”.
Un dato che effettivamente sta rallentando lo sviluppo di questa tecnologia, molto presente anche in alcuni rami del motorsport.
E se un altro storico brand come Ford ha deciso di cedere brevetti alla concorrenza per autofinanziare la ricerca interna “Il nostro obiettivo è l’innovazione. Condividendo la nostra ricerca con altre aziende, potremo accelerare l’avanzamento della tecnologia dei veicoli elettrici e fornire prodotti ancora migliori ai nostri acquirenti” si legge in una nota dell’azienda, sono diversi i marchi interessati a produrre una vettura, nonostante il disinteresse mostrato nel campo automobilistico per diverso tempo.
Non è infatti un mistero che Apple sia al lavoro su un progetto per realizzare una piccola vettura elettrica. Secondo i ben informati, sarà pronta entro il 2020.
Pensando che nel 1899 è stato realizzato il primo motore elettrico (con il progetto francese La Jamais Contente) stupisce che le case automobilistiche non siano riuscite a sfruttare questa risorsa in maniera più celere (considerando comunque il potere dei petrolieri).
Ma, stupisce, anche, come un marchio inedito per il campo dell’automobilismo (aiutato da un noto brand tedesco) riesca a fare tutto ciò in pochi anni…
Luca Piana