La tradizione dell’Albero di Natale fu introdotta dalla Regina Margherita negli anni 70 dell’Ottocento al palazzo del Quirinale, allora residenza reale, prendendo esempio dalla Casa Reale di Sassonia di cui era principessa sua madre duchessa Elisabetta di Savoia Genova. Da quel momento le case degli italiani si ritrovarono ad addobbare alberi natalizi.

Un po’ di storia

Sappiamo che gli antichi Romani, per celebrare il nuovo anno, erano soliti scambiarsi una pianta sempreverde come l’agrifoglio, mentre i Celti furono i primi ad utilizzare l’Abete rosso come simbolo di buon augurio. Nelle popolazioni nordiche, infatti, il primo giorno d’inverno veniva celebrato portando in casa proprio un albero sempreverde, l’unico in grado di affrontare anche le temperature più rigide senza perdere i suoi aghi.

Chi, invece, può fregiarsi del titolo di città dell’albero è Tallin in Estonia. In questo caso la data certa è il 1441, anno in cui nella piazza della città baltica fu eretto un albero decorato attorno al quale ballavano uomini e donne scapoli in cerca dell’anima gemella.

Un divertente aneddoto lega l’albero di Natale alla Germania: si racconta infatti che fu la duchessa di Brieg nel 1611 la prima a fare l’albero di Natale e tutto nacque per caso.

Per arrivare all’albero moderno dei nostri tempi occorre però attendere l’inizio dell’800. Fu in questo periodo che nelle corti europee si diffuse la moda di addobbare l’abete con decorazioni raffinate e uniche, all’epoca solo in vetro soffiato.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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