Nonostante la guerra in Ucraina, che condiziona pesantemente l’economia mondiale, cresce nel mondo la domanda dei prodotti base della dieta mediterranea Made in Italy: nel 2022 si sta registrando il record nelle esportazioni nazionali per frutta, verdura, pasta, olio extravergine di oliva e vino.

L’ANALISI

Sono i dati di un’analisi Coldiretti, svolta nell’anniversario del riconoscimento Unesco del novembre 2010, sulla base di dati Istat relativi ai primi 8 mesi 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Secondo il presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco, “è cresciuta nel mondo la consapevolezza del valore della dieta mediterranea e con essa la domanda dei prodotti Made in Italy: +14% in media e incrementi importanti per i singoli prodotti, dal +33% per la pasta al +23% per l’extravergine di oliva, dal +13% per il vino al +8% per frutta e verdura fresche e conservate. Una ricchezza del Paese che è stata eletta migliore dieta al mondo del 2022 sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s. Una vittoria ottenuta grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui proprio la perdita e il controllo del peso, oltre a salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete”.

LA DIETA MEDITERRANEA

L’iscrizione della dieta mediterranea nel patrimonio culturale immateriale Unesco fu dovuta anche agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che, per primo, ne evidenziò gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli (SA).
Il primato trova riscontro pratico nel fatto che l’alimentazione degli italiani si basa su prodotti come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino che, consumati a tavola in pasti regolari, ha consentito una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale pari a 80,1 anni per gli uomini e 84,7 per le donne, tornata a crescere dopo la brusca inversione di tendenza imposta dalla pandemia.
L’alimentazione all’italiana risulta, dunque, la migliore soprattutto dal punto di vista della salute dell’organismo ed è la dieta più facile da seguire, primeggiando anche fra le diete a base vegetale e in quelle per chi vuole mangiare sano.

LE MINACCE AL PRIMATO

Leggete che dice in proposito il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco:
“Il successo della dieta mediterranea è minacciato dalle difficoltà determinate dalla guerra e dai rincari energetici, con i costi crescenti di produzione che non vengono coperti dai prezzi di vendita, ma anche dai bollini a semaforo che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile alla Francia, stanno applicando su diversi alimenti della dieta mediterranea sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale.
I sistemi di etichettatura ‘nutriscore’ e ‘a semaforo’ sono fuorvianti, discriminatori ed incompleti e finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che, da secoli, sono presenti sulle tavole, favorendo prodotti artificiali di cui non è nota neanche la ricetta. In questo modo si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea”.

L’etichettatura ‘Nutriscore’

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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