Il vino fa bene alla salute. Naturalmente se consumato ai pasti, responsabilmente, con moderazione e intelligenza, associato ad uno stile di vita sano.
Parola di Giorgio Calabrese, medico e nutrizionista, consulente del Ministero della Salute, ospite d’eccezione al convegno organizzato alla Tenuta Cannona da Coldiretti Alessandria in collaborazione con il Comune di Carpeneto e la Fondazione Agrion.
Il territorio Ovadese, eletto méta delle Città del Vino 2024, ha ospitato una tavola rotonda, moderata dal direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco. Il vino, prodotto più esportato e ambasciatore dell’Italia nel mondo, va difeso da fake news e politiche dissennate, dall’etichetta Nutriscore e dalle bibite de-alcolate.
I fratelli Parodi
Erano 2 su 3: Benedetta, giornalista e grande cuoca e scrittrice di successo, ha raccontato aneddoti e storie tra i fornelli dove il territorio è il primo ingrediente per rendere unico un piatto; e Roberto, “il vero esperto di vini della famiglia”, giornalista, comunicatore che ha sottolineato l’importanza di far conoscere le potenzialità di un territorio unico come quello del Monferrato.
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Il prof. Calabrese
Il noto nutrizionista ha risposto alla fatidica domanda: “Possiamo considerare a tutti gli effetti il vino come un alimento?” . Sotto accusa le dichiarazioni che il vino farebbe male, accorcerebbe la vita, ridurrebbe il cervello e favorirebbe patologie tumorali. Giorgio Calabrese ha smontato tutto: “Anche nel Medio Evo il vino era considerato un alimento salutista. Oggi noi dietologi riconfermiamo questo principio, basandolo solo su un moderato consumo. L’alcol contenuto nel vino non è un nutriente essenziale, ma produce effetti benefici solo se introdotto in giusta quantità e sempre durante i pasti principali. Il vino non disseta, è una bevanda-alimento. Infatti, oltre all’alcol, nel vino troviamo altri componenti, come i polifenoli e il resveratrolo, che proteggono il cuore”.
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La conclusione
Questa la parola definitiva del professore: “Dico sempre che noi beviamo l’acqua ma gustiamo il vino, perché è un vero e proprio alimento, non è l’uso ma l’abuso che può rivelarsi dannoso, come per tutti gli alimenti”.