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ROMA (ITALPRESS) – Il Made in Italy vola sui mercati internazionali, con un export agroalimentare che nel 2024 ha toccato quota 67 miliardi, in crescita dell’8%. Un risultato che premia la qualità e l’innovazione delle imprese italiane, ma che si scontra con l’introduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti a guida Donald Trump che minacciano di frenare la crescita. E’ quanto emerge da un’indagine di Nomisma, presentata a Milano dal Consorzio Italia del Gusto. A ottenere la performance migliore sono i prodotti trasformati del food & beverage, il cui export è cresciuto del 9%, con punte fino al +19% in Polonia. Restando nei primi 15 mercati, altre importanti dinamiche di crescita dell’agroalimentare italiano si sono registrate negli Stati Uniti (+18%), Australia, Canada, Giappone, Spagna e Austria. Meno brillante (+6%) è stata la Germania, Paese alle prese con una recessione che impatta anche sui consumi alimentari, in particolare quelli di importazione. Considerando solamente l’aggregato dei comparti food & beverage, l’export italiano ha chiuso il 2024 al +10%. All’interno di questo paniere, i primi 5 prodotti che hanno registrato le crescite più alte sono olio d’oliva, acque minerali, spezie, aceti e conserve di pesce./gtr

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