L’obesità costa a ogni italiano una tassa di 289 euro l’anno. La soluzione? La Dieta Mediterranea.
Un’alimentazione sbagliata non solo fa male, ma costa. Quanto? Circa 289 euro l’anno per ogni italiano. Dato emerso dal rapporto stilato da Aletheia, il think tank presieduto da Stefano Lucchini e diretto da Riccardo Fargione su “Malattie, cibo e salute”.
L’antidoto
La Dieta Mediterranea, riconosciuta come la più salutare al mondo, in grado di prevenire malattie croniche correlate all’alimentazione, per contrastare l’obesità, indicata tra i principali fattori di rischio con un impatto pesante sulla salute dei cittadini ma anche sui conti.
Il pericolo
Si nasconde nei cibi ultra-processati. L’Oms, in un recentissimo rapporto, ha indicato questi cibi tra le cause di morte per oltre 27 milioni di persone nel mondo, 2,7 milioni in Europa. Una strage peggiore di quella della pandemia. E dai cibi iper-processati a quelli sintetici il passo è breve. Ed è un paradosso che, proprio in Italia, patria della buona tavola, sia in aumento l’obesità infantile e degli adolescenti perché i giovani stanno perdendo l’abitudine a consumare i cibi più salutari.
Le parole
Spiega il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco: “Abbiamo messo in campo una battaglia epica contro gli alimenti sintetici e lo strapotere degli oligarchi del cibo. Hanno investito miliardi in comunicazione e nei nuovi alimenti in provetta, con l’obiettivo di farli arrivare sulle nostre tavole nel più assoluto silenzio e con il via libera come ‘novel food’. Per questo Coldiretti si è appellata alla ricerca pubblica e libera, la sola che può fare definitivamente chiarezza”.
La comunicazione
Non basta dire Dieta Mediterranea. Bisogna mettere in luce la valenza economica e sociale del nostro cibo, comunicando al consumatore che la qualità può essere garantita solo da un’etichetta trasparente e leggibile, soprattutto adottata anche nell’Unione europea, partendo da 2 simboli: pasta e pomodoro. Infatti, se la pasta viene realizzata con grano d’importazione essiccato con l’uso del glifosato, e la passata contiene pomodoro cinese, non in linea con i disciplinari rigidi di Italia e Ue, i vantaggi si annullano.
In Italia la sostenibilità ambientale è connessa alla salute dei cittadini. Le ricchezze alimentari italiane contano su un patrimonio di biodiversità che il mondo intero ci invidia. È la distintività che ha fatto grande il Paese Italia. Se si arriva a una dieta indistinta, che cancella le nostre eccellenze, non ci sarà più futuro per il sistema agroalimentare nazionale.