Riconquistare fiducia nel proprio corpo e nelle proprie capacità, migliorando l’autonomia non solo fisica, ma anche psichica. È questo l’obiettivo dell’interessante progetto dedicato al ‘Tennis in Carrozzina’, attivato al presidio riabilitativo “Borsalino” dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria.

L’iniziativa

Alla base c’è appunto Wheelchair Tennis (traduzione inglese), con lezioni teoriche e pratiche insieme all’istruttore Daniel Dappiano di ‘Volare’, società sportiva che ha proposto l’attività e la gestisce. L’attività vede coinvolti i pazienti che hanno subito traumi di rilevante importanza e che sono seguiti dalla struttura di Neuro-riabilitazione diretta da Luca Perrero.

Durante le lezioni ci si sofferma soprattutto su alcuni argomenti base del Wheelchair Tennis, come la carrozzina da tennis e il materiale tecnico, la coordinazione e i tempi nel colpire la pallina oppure la posizione in campo e l’uso della carrozzina sportiva. 

Le parole

“Questa importante attività sottolinea il direttore Perrero è sempre svolta con il coinvolgimento del personale medico e dei fisioterapisti della struttura. È diventata parte integrante nel percorso riabilitativo dei nostri pazienti, sia in day hospital che in reparto. Il progetto unisce in sé più aspetti e permette, con sport e svago, di recuperare prima alcune funzionalità, poi di far vivere ai pazienti un’esperienza sulle future possibilità di integrazione sociale”. 
Per Luca Cosentino, segretario della Ssd Volare e delegato provinciale del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) “nei primi mesi successivi al trauma, le persone necessitano di ritrovare gli stimoli e la voglia per svolgere attività fisica e recuperare il più possibile la mobilità e la fiducia in sé stessi, confrontandosi e mettendosi in gioco. Con questo progetto si punta a far trovare, nella pratica sportiva, lo strumento per riconquistare sé stessi e sentirsi stimolati, ponendosi sempre nuovi traguardi”. 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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