Torna una volta al centro delle cronache l’Istituto penale per minorenni ‘Ferrante Aporti’ di Torino. L’ultimo grave evento è accaduto lunedì sera, come riporta il segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Vicente Santilli: “Un detenuto ha chiesto al poliziotto di poter andare alla socialità con un altro gruppo di ristretti, ossia i giovani adulti. Il collega gli ha fatto presente che questo non era possibile perché vietato dal regolamento e, per tutta risposta, il detenuto, avvicinandosi al poliziotto, lo ha aggredito tentando anche, nella sua follia delinquenziale, di strangolarlo. Il tempestivo intervento di altri agenti ha impedito che si consumasse una tragedia”.
Santilli denuncia che “La Polizia Penitenziaria, in Piemonte, continua a subire violenza quotidiana tra la totale indifferenza di organi superiori e istituzioni. Non passa settimana in cui non si registrino episodi violenti e richieste urgenti di provvedimenti da parte dei rappresentati sindacali SAPPE”.
La difesa dei Baschi Azzurri
Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “ Quanto avvenuto è inaccettabile! E siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti contro chi è responsabile di queste violenze, innescando l’effetto emulazione. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti risse e tentati suicidi sono all’ordine del giorno”.
E continua: “Il carcere minorile di Torino regge solo grazie ai poliziotti in servizio, che fanno fronte alle inadempienze ed alle gravi colpe dell’Amministrazione della Giustizia minorile e di Comunità! Chiederò al Capo del DGMC, Sangermano, e al Dirigente del Personale, Cacciapuoti, di aprire un tavolo di confronto sulle criticità di Torino perché la situazione è inaccettabile e intollerabile!”.