Per la prima volta dopo 7 anni, l’Italia ha perso la leadership come produttore di vino in Europa e nel mondo: produzione stimata di 43,9 milioni di ettolitri (-12%) contro i 45 milioni di ettolitri della Francia (+1,5%). Con 30,8 milioni la Spagna resta il 3° produttore europeo, nonostante il calo (-14%) mentre il Portogallo (+9%) ha raccolto poco meno di 10 milioni di ettolitri. In Germania la produzione stimata è stata di 8,9 milioni di ettolitri (–2%).
Lo afferma Coldiretti, sulla base delle previsioni aggiornate del Copa Cogeca, l’Organizzazione di rappresentanza degli Agricoltori e delle cooperative Europee.
In provincia
La zona di Alessandria vanta 12 Doc e 7 Docg: il comparto vitivinicolo conta su 10.765 ettari di superficie vitata (Istat 2023) per una produzione di 907.800 quintali (inferiore al 2022) e 640.500 ettolitri di vino (in calo), mentre la produzione di uva da tavola è stabile a circa 600 quintali.
Il clima
A causa delle conseguenze del cambiamento climatico, con un inverno secco, grandinate, inondazioni e una stagione primaverile piovosa, il forte calo della produzione è arrivato anche in altri paesi europei come Austria (-6%), Grecia (-23%), Croazia (-31%) e Slovacchia (-20%) rispetto al 2022.
Le parole
Spiega il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco: “La sfida tra Paesi si gioca soprattutto sul successo delle bottiglie Made in Italy, che in Francia sono salite del +21% nei primi 7 mesi 2023. Nell’Unione Europea la produzione della vendemmia 2023 è diminuita rispetto al 2022, -5,5% sulla media quinquennale”.
Di qualità, in cui l’Italia è vincente, parla il direttore Roberto Bianco: “La produzione di alta gamma vanta 635 varietà iscritte al registro viti, il doppio rispetto ai francesi. Le bottiglie Made in Italy sono destinate per il 70% a Docg (76 vini), Doc (332 vini) e Igt (118). Il restante 30% va per i vini da tavola, mostrando il nostro ricco patrimonio di biodiversità”.