E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DPCM* che integra i flussi stagionali di lavoratori stranieri in occasione dell’avvio della vendemmia. (*DPCM = decreto presidente consiglio ministri)
Questo il commento del presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco: “Con le grandi campagne di raccolta estive di frutta e verdura in atto e l’imminente stagione della vendemmia, il via libera all’ingresso di 40.000 extracomunitari per il lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico rappresenta una risposta importante. Assicura certezze alle imprese sulla vera disponibilità di manodopera. Per accelerare le procedure, il DPCM* riserva alle Associazioni datoriali 15.000 quote sulle 40.000 previste, utilizzate a “scorrimento” rispetto alle domande già presentate alla data di pubblicazione del DPCM*”.
Le quote
Quelle previste dal DPCM* sono state già ripartite con apposita circolare tra gli Ispettorati territoriali del lavoro, le Regioni e le Province autonome, sulla base delle effettive domande pervenute agli Sportelli Unici per l’immigrazione e del fabbisogno segnalato a livello territoriale.
I lavoratori stranieri
In Italia 1 prodotto agricolo su 4 viene raccolto da mani straniere con 358.000 lavoratori provenienti da 164 Paesi: + del 30% delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier Idos. Gli occupati in agricoltura provengono soprattutto da Romania, Marocco, India e Albania: si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero per un lavoro stagionale e poi tornano nel proprio Paese. Ma cresce anche la presenza di stranieri alla guida delle imprese agricole con quasi 17.000 titolari di nazionalità diversa da quella italiana.
In provincia
Lo scorso anno sono stati oltre 3.000 i lavoratori con contratti stagionali (in aumento rispetto ai 2.500 del 2021), di questi il 90% occupati nei vigneti.
Per il direttore Coldiretti Alessandria, Roberto Bianco, “molti sono già attivi sul territorio provinciale e il numero sta aumentando in questi giorni con l’imminente partenza della stagione vendemmiale. Un settore ad elevata intensità di lavoro, con operazioni difficilmente meccanizzabili che richiedono manualità e professionalità e un bisogno medio di 80 giornate lavorative, fra coltivazione e raccolta dell’uva”.