Sono 29.841 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate all’Unità di Crisi della Regione Piemonte. A 14.558 è stata somministrata la seconda dose.
Tra i vaccinati di oggi in particolare sono 5.604 i cinquantenni, 8.187 i sessantenni, 3.745 i settantenni, 2.771 gli estremamente vulnerabili e 739 gli over80. Oltre 2.500 le dosi somministrate dai medici di famiglia.
Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 2.336.132 dosi (di cui 807.089 come seconde), corrispondenti al 93,8% di 2.489.360 finora disponibili per il Piemonte. La percentuale è inferiore alla precedente perché comprende anche le nuove 26.500 dosi di Moderna e 20.000 dosi di AstraZeneca consegnate ieri.
VACCINAZIONE RESIDENTI FUORI PIEMONTE SENZA DOMICILIO SANITARIO
Dal 27 maggio sul portale www.ilPiemontevaccina.it potranno richiedere di essere vaccinati sul nostro territorio i residenti fuori regione, senza domicilio sanitario in Piemonte, ma che si trovano qui per ragioni di lavoro, assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga la presenza continuativa nella Regione (come previsto dalla circolare del generale Figliuolo).
LE AZIENDE PRODUTTIVE COME HUB
Sono più di mille, in Piemonte, le aziende che hanno fatto richiesta di diventare punti vaccinali per i propri dipendenti e familiari; di queste il 60% (circa 700) ha le caratteristiche per poter essere attivato come hub.
Domani partirà il corso di formazione che l’Istituto superiore di Sanità ha progettato per i sanitari che si occuperanno del percorso vaccinale negli hub delle aziende produttive, mentre nei giorni scorsi la Regione Piemonte ha chiesto alle aziende i riferimenti di coloro che accederanno alla piattaforma di Sirva light per il caricamento quotidiano dei dati sui vaccini effettuati.
La Regione ha inoltre fornito alle aziende produttive le procedure di trasporto in sicurezza dei vaccini, per garantirne la conservazione sia in fase di trasferimento presso l’hub vaccinale che per la successiva conservazione.
Il Piemonte è pronto a partire subito da inizio giugno con le prime 10 imprese, non appena arriverà il via libera del generale Figliuolo.
“Esprimiamo profondo apprezzamento alle aziende per aver risposto così numerose e per essersi rese disponibili a vaccinare non solo i loro dipendenti – sottolineano il commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi Antonio Rinaudo e le coordinatrici del progetto Carla Fasson e Paola Rossetto -. Il nostro tessuto produttivo ha compreso che questa azione aiuterà il Piemonte ad alleggerire la pressione sul sistema sanitario e sugli ospedali, restituendo loro al più presto lo spazio necessario per concentrarsi completamente sulla cura dei cittadini”.