Il punto è stato fatto oggi nel corso del Coordinamento regionale per l’emergenza profughi a cui hanno preso parte il presidente Alberto Cirio e il console onorario dell’Ucraina a Torino Dario Arrigotti, insieme agli assessori alla Protezione civile e Gestione emergenza profughi ucraini Marco Gabusi e ai Bambini Chiara Caucino. Presenti anche i rappresentanti delle Prefetture, della Protezione civile regionale e della Direzione Sanità e Welfare.
PROFILASSI SANITARIA ANTI-COVID
Nei cinque giorni successivi al tampone è necessario rispettare l’ auto-sorveglianza e indossare la mascherina FFP2. In caso di comparsa di sintomi va informata l’azienda sanitaria locale (i contatti saranno pubblicati nelle prossime ore sul sito della Regione).
VACCINAZIONE ANTI-COVID
Da domani sul portale www.IlPiemontetivaccina.it sarà attiva in primo piano una specifica sezione in lingua ucraina per i rifugiati ospitati in Piemonte e non ancora vaccinati che desiderino farlo. Basterà inserire nome, data di nascita e un recapito telefonico o mail personale (oppure in alternativa quelli del parente, amico o associazione che sta dando accoglienza) in modo da essere contattati a breve per fissare l’appuntamento e procedere alla vaccinazione. La procedura è rivolta in particolare a coloro che sono arrivati sul territorio piemontese in modo autonomo e che sono già ospitati presso parenti, conoscenti o altre realtà. Sono già in corso, invece, sempre attraverso le aziende sanitarie locali, le vaccinazioni dei rifugiati presi in carico in modo diretto dal sistema regionale di Protezione Civile.