Mare, montagna, città d’arte ma anche… piccoli borghi! Scrigni di cultura e biodiversità, riscoperti in tempo di pandemia ed entrati a far parte della scelta non solo per gite fuori porta ma per vere e proprie vacanze, soprattutto se si cercano relax e paesaggi incontaminati.
Ed è così che quasi 3 alessandrini su 4 (72%) hanno deciso di visitare uno dei circa 5.500 piccoli borghi presenti in Italia, a caccia sì di tesori nascosti, ma anche per risparmiare qualcosa sfruttando le mete meno battute dal turismo di massa.
E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti-Ixe’ sulle ferie degli alessandrini che evidenzia una svolta nella scelta delle destinazioni spinta anche dalle preoccupazioni per i prezzi e l’inflazione.
“Le aree rurali sono scelte come meta turistica, magari in occasione del maltempo che impedisce di stare al mare, provando servizi o specialità culinarie nuove rispetto a quelle proposte in città d’arte e spiagge” ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
In Italia i centri sotto i 5.000 abitanti ospitano il 16,5% della popolazione ma rappresentano il 54% dell’intera superficie, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, con ampi margini di accoglienza residenziale in un paesaggio fortemente segnato dalle produzioni agricole, dalle dolci colline pettinate dai vigneti agli ulivi secolari, dai casali in pianura alle malghe di montagna, dai verdi pascoli ai terrazzamenti fioriti, che contrastano il degrado ed il dissesto idrogeologico.
Nei 178 piccoli comuni della provincia di Alessandria con meno di 5.000 abitanti (1.046 in Piemonte, la regione che ne ha di più) i residenti sono circa 200.000.
“La capacità di mantenere le tradizioni enogastronomiche nel tempo è la qualità più apprezzata dagli ospiti, perché si riscoprono i sapori del passato tramandati da generazioni – ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco – e la vacanza nei piccoli borghi rappresenta un turismo sostenibile prezioso per il Paese, potenziale risorsa strategica per il rilancio economico”.