Massimo Bagliani e Isabella Cazzola, insegnanti dell'8° corso di recitazione 'Facciamo Teatro!' al Kristalli

Al Cineteatro Kristalli di piazza Ceriana ad Alessandria si è svolta ieri sera una delle ultime prove del corso di recitazione 21-22 ‘Facciamo Teatro’, tenuto da Massimo Bagliani e Isabella Cazzola, 8° capitolo della serie ideata dall’attor nostro con la sua consorte. Mancano due settimana al saggio del 9 giugno: lo spettacolo è divertente, trascinante, coinvolgente. Da vedere. 

LE PROVE

C’era fermento fra i 28 aspiranti attori, ognuno preso dai propri testi, dai propri vestiti, dai propri movimenti. Ognuno consapevole di essere parte di un tutto, quindi concentrato sulle uscite in scena e sulle battute degli altri, quasi avesse mandato a memoria l’intero spettacolo.

‘UN!’ – cosa da pensare per trovare il tempo (pausa).

Non sono tutti così, ovviamente, e la cosa divertente è proprio questa: l’errore improvviso del singolo, magari emozionato, può diventare uno spunto in più da sfruttare sul palco. Ed ecco che Massimo spiega come fare, come adattarsi al momento, come catturare l’attenzione del pubblico. Perché “il centro dello spettacolo è la sala” e “l’applauso E’ lo spettacolo”.

‘UN!’ – cosa da pensare per trovare il tempo (pausa).

Bisogna guardare il pubblico, bisogna farsi sentire e farsi capire. Perché la gente in sala è distratta da mille cose (cellulari in primis) e bisogna tenerla lì, attenta. Le prove sono impegnative e Bagliani non perdona gli errori dopo 7 mesi di lavoro, di consigli, di correzioni. Li vuole carichi, i suoi aspiranti attori, e pretende molto da loro.

‘UN!’ – cosa da pensare per trovare il tempo (pausa).

Massimo ha visto tutti crescere, evolvere, migliorare, abbandonare difetti e paure. Condivide le sensazioni con loro, ci scherza su, rimprovera con simpatia, e tutti ridono e si caricano.
In più, fra i corsisti, quest’anno c’è talento. E si percepisce. Qualcuno potrebbe sfondare. E nel suo insieme lo spettacolo è SUPER, merita davvero di essere visto!

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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