L’obiettivo è usare al meglio i soldi con regole semplici e meno burocrazia.
LE NOVITA’
Le novità principali del periodo 2023-2027 riguardano soprattutto il primo pilastro della Pac e, in particolare, i pagamenti diretti. Gli Eco-Schemi assorbiranno in tutto circa 880 milioni € e riguarderanno misure specifiche per il settore zootecnico (42% delle risorse) e misure per la gestione sostenibile delle superfici agricole.
Oltre al pagamento di base, gli agricoltori potranno ricevere anche il pagamento ridistributivo cui l’Italia dedicherà circa 350 milioni l’anno.
Per i giovani rimane la possibilità di usufruire di un premio aggiuntivo a cui l’Italia dedicherà il 2% del proprio budget nazionale al quale si aggiunge un altro 2% dai fondi di sviluppo rurale. L’aiuto sarà riconosciuto ai giovani agricoltori sotto forma di pagamento annuale per ettaro ammissibile, fino ad un massimo di 90 ettari. L’importo è calcolato moltiplicando il valore medio nazionale dei titoli per il numero di ettari ammissibili ed è concesso per massimo 5 anni a partire dal primo anno di presentazione della domanda di aiuto.
LE PAROLE
In proposito il presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco, ha spiegato che “gli oltre 35 miliardi € della nuova politica agricola (Pac) per il periodo 2023-2027 sono fondamentali per la competitività delle imprese e la sovranità alimentare del Paese, in un momento di grande difficoltà per il balzo dei costi con il 13% delle imprese agricole che rischia di chiudere. Finalmente abbiamo regole chiare, anche se non è certo la riforma agricola dei sogni, scritta in un periodo antecedente alle attuali crisi”.
“In fondo – ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco– il piano rappresenta un compromesso, ma ci sono alcune importanti novità come l’aumento delle risorse per i giovani, i fondi rafforzati per il biologico e l’attenzione a filiere strategiche, dalla zootecnia all’olio, e il principio della condizionalità sociale, perché è giusto che chi sfrutta il lavoro nero sia penalizzato”.