La quantità (ossia l’aumento del numero dei convogli) non basta ad alzare il livello di qualità (del servizio). Secondo il rapporto “Pendolaria”, realizzato annualmente da Legambiente per segnalare ai cittadini le dieci peggiori linee ferroviarie d’Italia, la Acqui-Ovada-Genova rientra in questa categoria per il terzo anno consecutivo. Pur essendo di proprietà della Regione Liguria, questo tratto ferrato coinvolge in maniera evidente buona parte del territorio alessandrino. “L’infrastruttura – si legge nella motivazione – vede ancora 46 chilometri di binario unico sui 63 della tratta. Negli ultimi tempi, a causa di lavori effettuati nella stazione di Rossiglione e nel collegamento tra Genova Brignole e Genova Principe, i passeggeri abituali hanno riscontrato tempi di percorrenza raddoppiati e coincidenze saltate”.
Dal punto di vista puramente numerico, invece, è ufficiale l’inserimento di un nuovo convoglio (autobus gestiti direttamente da Ferrovie dello Stato) al sabato mattina, con partenza da Acqui Terme alle ore 5.20 e arrivo previsto intorno alle ore 7.00 alla stazione di Brignole. Questo collegamento resterà attivo fino a sabato 10 giugno. Per quanto riguarda la Ovada-Alessandria, infine, si ipotizza un servizio integrato di trasporto su gomma, svolto da Saamo, e treni, da attivare negli orari di punta (con relativo affidamento ad una società privata del settore).