Ha aperto venerdì mattina alle 8, con 12 ore di anticipo rispetto al previsto, l’ospedale da campo Emergency medical team type 2 (Emt2) della Regione Piemonte, allestito nell’area di un impianto sportivo vicino all’ospedale di Antiochia distrutto dal terremoto.
La situazione
L’assessore alla Sanità, Icardi, il presidente Cirio e l’assessore alla Protezione civile Gabusi sono in contatto costante con il coordinatore della missione in Turchia, Mario Raviolo, e spiegano: “I nostri sanitari e volontari della Protezione civile operativi ad Antiochia hanno trovato una situazione catastrofica. La popolazione è stremata, le richieste di assistenza all’ospedale sono continue e di ogni genere. Abbiamo sul campo elettricisti, idraulici, traduttori e personale altamente formato per le situazioni da campo, in grado di lavorare in massima emergenza. L’ospedale Emt2 della Regione Piemonte è unico in Italia e tra le 12 strutture di questo genere al mondo“.
Chi c’è in Turchia
Il team sanitario della Regione Piemonte operante nell’ospedale da campo di Antiochia è composto da 76 persone: un team leader (chirurgo), un deputy team leader (chirurgo), un medico infettivologo, quattro medici urgentisti, un medico pediatra, cinque medici anestesisti, quattro chirurghi, tre chirurghi ortopedici, due ginecologi, un’ostetrica, un fisioterapista, trentuno infermieri (inclusi coordinatori, strumentisti, infermieri sala operatoria), due tecnici di radiologia, due tecnici di laboratorio, un assistente amministrativo, un ingegnere, tre tecnici logisti e dodici tecnici logisti afferenti al Coordinamento regionale del Volontariato di Protezione Civile. Organico al quale si aggiungono gli oltre 40 volontari della Protezione civile piemontese operanti nella stessa zona, che hanno contribuito all’allestimento dell’ospedale.