Terme di Acqui, Cia: «Un impoverimento anche per il mondo agricolo»

L’Organizzazione evidenzia l’indotto degli agriturismi, enoturismo, vendita diretta

Cia Alessandria esprime preoccupazione per la vicenda legata al futuro delle Terme di Acqui, che rischia di causare un enorme danno a un vasto indotto, compreso quello agricolo.

La chiusura del Grand Hotel e del comparto termale comporterebbero ripercussioni all’economia locale, in relazione all’assenza di un flusso turistico e di utenti visitatori.

Commenta la presidente provinciale Daniela Ferrando: «Sarebbe un impoverimento per tutto il territorio. In particolare, il settore agricolo propone, di riflesso, servizi ed esperienze particolarmente gradite dal pubblico termale. Pensiamo al settore agrituristico, all’enoturismo, alle aziende che effettuano vendita diretta. Sforzi e risorse sono stati profusi anche per la creazione della nuova Strada del Vino del Gran Monferrato, che vede Acqui Terme tra i grandi protagonisti del progetto. Non valorizzare, anzi, addirittura non mantenere attivi, i punti di forza e un settore strategico come quello termale, vanificherebbe molti traguardi raggiunti o in via di sviluppo, anche di parte agricola».

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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