Un numero sempre più alto di dipendenti Outlet arrabbiati e stanchi si è nuovamente riunito ieri sera presso il Salone del Centro Fieristico Dolci Terre di Novi Ligure per esprimere il loro malcontento riguardo la decisione della direzione McArthurGlen di tenere aperto il centro commerciale anche nell’imminente giorno di Pasqua. Tra la folla non solo i dipendenti Outlet, ma anche i lavoratori dell’Iper (anch’esso aperto a Pasqua) e del Retail Park, tutti uniti dalla voglia di cambiare le proprie condizioni di lavoro e di rompere quel silenzio in cui finora hanno vissuto, per paura e rassegnazione.
Di fronte a loro questa volta non solo i rappresentanti della Filcams-Cgil con il portavoce Fabio Favola, ma anche Uiltucs-Uil Alessandria con il segretario Maura Settimo e Cisl Alessandria con il segretario Sergio Didier, uniti per dare il loro completo sostegno ai lavoratori Outlet, che non possono più vivere nella solitudine e nel ricatto quotidiano e sopportare queste ingiuste condizioni di lavoro soprattutto dovendo avere a che fare con un’azienda che non vuole dialogare e che – come spiegato da Favola all’apertura dell’incontro – “Di fronte alle richieste dei lavoratori non ha saputo far altro che contrapporre numeri e riferimenti economici e commerciali senza tener minimamente conto degli aspetti sociali di chi rende possibili quei numeri con la propria forza lavoro”.
Una realtà lavorativa quella dell’Outlet e dell’intero polo commerciale di Serravalle Scrivia che è simbolo della condizione lavorativa italiana tanto da richiamare l’attenzione del segretario generale della Cgil Susanna Camusso, la quale davanti ai lavoratori Outlet ha attaccato la liberalizzazione “selvaggia” degli orari di apertura e chiusura delle attività commerciali facendo un sincero appello al senatore ovadese Federico Fornaro, presente all’incontro, di portare all’attenzione questo problema in Parlamento.
“Il centro commerciale non fa cultura e non è un servizio essenziale. Se anche non facciamo acquisti per un giorno non muore nessuno”– ha esclamato con gran determinazione Susanna Camusso.
“Se ad un certo punto non fate valere le vostre ragioni ogni volta sarete più deboli. Bisogna avere l’animo e la forza per cominciare questo percorso anche per i lavoratori futuri”– ha detto rivolgendosi ai lavoratori e ricordando loro che per ottenere dei risultati l’Outlet ha bisogno della loro esperienza e professionalità- “Temete ritorsioni per lo sciopero? Uno, due, quattro, cinque di voi sono sostituibili, ma non tutti 2.500 […] I nostri padri dicevano: uniti si vince.”
Durante l’incontro tanti gli interventi dei lavoratori Outlet e anche quello del sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere, presente all’incontro per garantire ai dipendenti il sostegno e tutto l’impegno dell’amministrazione comunale mentre il sindaco di Serravalle Scrivia, Alberto Carbone, era assente.
Federica Riccardi