Conto alla rovescia per la prima Festa del Ringraziamento del grano San Pastore e del Pane Grosso di Tortona in programma domenica 23 luglio dove, per l’occasione, in piazza Gavino Lugano sarà allestito dalle 8 alle 14 un mercato straordinario di Campagna Amica che vedrà la partecipazione del Consorzio tutela Vini Colli Tortonesi, Consorzio salame nobile del Giarolo, Strada del vino e dei sapori dei colli tortonesi, Consorzio pesca di Volpedo, Consorzio della ciliegia di Garbagna, condotta Slow Food del Tortonese (con i presìdi: Bella di Garbagna, Montèbore, Salame delle valli tortonesi, Fragola profumata di Tortona, Razza varzese-ottonese-tortonese) e per la prima volta il Consorzio Nazionale Produttori San Pastore e i panificatori del Grosso di Tortona tutti insieme per dare il benvenuto al Pane Grosso di Tortona.
Inoltre, in piazza Duomo, a lato della Curia Vescovile, sarà creata una piccola istallazione agricola, una sorpresa per la città per custodire i covoni e i pani che in segno di gratitudine agricoltori e panificatori porteranno in duomo a S.E.R. Mons. Vittorio Viola, Vescovo di Tortona, durante la Messa delle 10.30: un modo per celebrare e ricevere la benedizione su questo frutto della Terra e del lavoro dell’uomo.
E per la prima volta, durante tutta la mattina sarà possibile acquistare il Pane Grosso di Tortona in un gazebo in piazza Duomo a cura del gruppo panificatori.
Il Pane Grosso di Tortona è realizzato attraverso il recupero del frumento tenero San Pastore, il grano più diffuso in Italia e “ritrovato” dopo oltre sessant’anni, attraverso la panificazione con lievitazioni naturali. Il Pane Grosso di Tortona è un pane 100% San Pastore con lieviti madre anch’essi di San Pastore. Il nome deriva dalla moneta che il comune di Tortona fu autorizzato a coniare niente di meno che da Federico II, tale e tanta era l’importanza della città come granaio dell’impero. Il Grosso di Tortona è un pane di circa un chilo di forma rotonda con impresso un taglio a simboleggiare la stella a otto punte che porta a convergenza sia la stella impressa sulla moneta sia quella dello stemma vescovile della Diocesi di Tortona.
“Iniziative come questa rappresentano un’importante opportunità non solo per il territorio ma per la tutela e la salvaguardia del prodotto vero Made in Italy. – ha sottolineato il presidente di Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino – Questo è veramente un grano del territorio, fortemente legato alle tradizioni di questa terra. Il comparto cerealicolo sta vivendo un momento non facile, l’annata che ci lasciamo alle spalle è da ricordare come una delle peggiori non per qualità ma per il prezzo, l’andamento congiunturale sfavorevole ha penalizzato fortemente il settore agricolo. Per non parlare dei danno procurati dalla siccità che sta facendo registrare rese inferiori del 30% a causa della ridotta disponibilità idrica. Non dobbiamo dimenticare che l’81% dei consumatori italiani ritiene che la mancanza di etichettatura di origine nella pasta possa essere ingannevole, progetti di valorizzazione a filiera corta rappresentano una risposta in attesa di azioni concrete in arrivo da Bruxelles».