La misura è colma. La Cse sanità proclama lo stato di agitazione del personale della Rsa Capra di Alessandria
Proclamato dal Sindacato Indipendente Cse sanità Dipartimento Flp lo STATO DI AGITAZIONE di tutto il personale della Rsa Capra di Alessandria gestita dalla Sereni Orizzonti 1 spa.
La situazione è allo stremo, la struttura è allo sbaraglio ogni giorno i lavoratori sono costretti a confrontarsi con carenze di ogni tipo facendo tutto ciò che è in loro possesso per evitare di aggiungere disagio a disagio, Il futuro della struttura è incerto, sono presenti continui cambi a livello dirigenziale che provocano una “non gestione” della stessa struttura.
Tutto ciò non è nuovo in quanto già nel 2020 era stato proclamato lo stato di agitazione a livello provinciale, dopo varie denunce terminate con gravi sanzioni inflitte all’azienda dagli organi competenti. Ma nonostante tutto ciò la situazione continua a non migliorare, non vengono rispettate le minime normative vigenti in orario di lavoro, il personale è demansionato, la struttura è lasciata in balia di se stessa, insomma la Misura è colma!
“Lamentiamo tra le tante cose, la mancata applicazione di un Contratto Collettivo Nazionale da inizio 2021, la totale assenza di relazioni sindacali e la disorganizzazione Aziendale– spiega Stefania Gallo, Coordinatore Territoriale della Cse sanità-Flp di Alessandria –. Il grado di esasperazione all’interno di quella struttura è alto, nonostante che gli operatori per senso di responsabilità professionale e umana non hanno mai fatto un passo indietro per salvaguardare il benessere degli ospiti presenti in struttura ,neanche quando il pericolo Covid ha bussato alla porta della struttura. È ora di finirla, abbiamo bisogno dell’Intervento di S.E. il Prefetto”.
Chiediamo l’intervento della Prefettura , delle autorità locali e una vera presa di posizione da parte dell’Azienda al fine di poter risolvere definitivamente con serietà e impegno tutte le problematiche della struttura in questione, ritenendo gli atteggiamenti aziendali inaccettabili in quanto lesivi dei diritti dei lavoratori e degli ospiti stessi nonché limitativi delle prerogative sindacali e dell’immagine della nostra Organizzazione.