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Martedì 7 giugno, dalle 15 alle 16, nel Giardino Sensoriale del Presidio Riabilitativo Borsalino di Alessandria, Piazzale Ravazzoni 3, verrà proposto alla cittadinanza e al pubblico dei degenti uno spettacolo dal titolo “Invito alla danza”, con la partecipazione degli allievi della sezione di danza classica e contemporanea dell’Associazione culturale “Artes” diretta da Patrizia Campassi.
Le coreografie sono a cura della stessa Campassi e di Andrea Colli.
Lo spettacolo costituisce l’ultimo appuntamento per il 2016 di un ciclo di incontri culturali a tema (dalla letteratura, al cinema, all’arte) organizzati per il quinto anno consecutivo dall’Università delle Tre Età di Alessandria in collaborazione con il Centro Riabilitativo e fortemente voluti dal direttore del Presidio, il dott. Salvatore Petrozzino, che a questo proposito spiega: «Innanzitutto sono stati per noi addetti ai lavori un momento di confronto, riflessione e condivisione di problematiche che si affrontano nel nostro agire quotidiano; per i nostri pazienti ricoverati un ritorno concreto alla partecipazione sociale dopo un evento gravemente invalidante. Per tutti un momento di apertura del Borsalino a tutta la società civile, e questo ritengo sia la cosa più importante. Quando c’è il dialogo, la crescita e lo sviluppo diventano possibili. Tale iniziativa non ha soltanto allettato i partecipanti/relatori ma ha stimolato ulteriormente gli operatori sanitari a crescere e maturare la consapevolezza che la diversità è solo un pretesto o un alibi che ci fa vivere in modo distorto i nostri rapporti con il mondo».
«L’uomo non è un’isola – prosegue Petrozzino – è il titolo simbolico a cui avevamo pensato all’avvio dell’iniziativa, cinque anni or sono. Intendevamo coniugare, al periodo di ricovero ospedaliero della persona disabile, il bisogno di comunicazione, di dialogo e di relazione di ogni persona che è sempre vivo e presente anche da ricoverata. Partecipare è dialogare ed è espressione di libertà e di autonomia. Proprio perché avviene all’interno del Borsalino l’iniziativa è molto importante. L’Unitre, grazie alla fattiva ed entusiastica partecipazione dei relatori e degli organizzatori, ha ridotto le distanze ospedale-società civile e ha permesso di superare un’altra barriera: anche questo è un ulteriore passo avanti».
Lo spettacolo è a ingresso libero.

Barbara Rossi

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