ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo approvato il decreto per l’attuazione delle misure del PNRR in materia di istruzione, per l’avvio dell’anno scolastico 2025/26, e contiene diverse norme importanti: l’articolo 1 consente il raggiungimento di un importante target del PNRR, la riforma dell’istruzione tecnica”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Sul fenomeno dei cosiddetti ‘diplomifici’, il ministro ha ricordato che “si è notevolmente ridotto. anche grazie alle misure adottate lo scorso anno e all’accordo con la Guardia di Finanza. Con le nuove norme non sarà più possibile fare 4 anni in 1, ci sarà l’obbligo del registro elettronico, e per fare 2 anni in uno ci sarà una commissione di valutazione, presieduta da un docente esterno”.

Nel dettaglio il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge PNRR con una serie di misure strategiche per la scuola. Il decreto prevede, per contrastare il fenomeno dei diplomifici che in un anno ha fatto registrare un incremento delle revoche della parità del 10%, il divieto di costituire più di una classe quinta collaterale, l’impossibilità per le scuole di avviare le iscrizioni prima di essere autorizzate, l’obbligo dell’adozione del registro elettronico. Si prevede, inoltre, che lo studente possa sostenere, nello stesso anno scolastico, gli esami di idoneità al massimo per 2ue anni di corso, successivi a quello per il quale ha conseguito l’ammissione per effetto di scrutinio finale.

“Stiamo tutelando i nostri giovani e assicurando che i diplomi rilasciati dalle scuole siano sinonimo di reale preparazione e competenza. Vogliamo una scuola seria, una scuola dove i diplomi non si regalano, che sia all’altezza delle straordinarie potenzialità dei nostri giovani”, afferma Valditara.

Il dl ha introdotto anche una riforma significativa del sistema di reclutamento dei docenti previsto dal PNRR, a seguito di un proficuo confronto con la Commissione europea sulla base dell’analisi dei primi due anni di applicazione del nuovo sistema.

“Compiamo un passo decisivo per garantire la copertura completa delle cattedre, con docenti competenti e stabili. La nostra azione mira, infatti, a ridurre al minimo il ricorso alle supplenze, aumentando al contempo la stabilità del sistema scolastico. I docenti idonei, che hanno superato i concorsi, ma non hanno ottenuto il ruolo, potranno finalmente avere un’opportunità concreta di entrare in servizio, anche in regioni con forte carenza di personale”, ha dichiarato Valditara.

– Foto IPA Agency –

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