Non si molla niente. Anche se la situazione è disperata, anche se la matematica toglie speranze, una vittoria cambia la vita. Almeno per un po’.
Fino a martedì sera quando il Trento arriverà al ‘Moccagatta’.
La classifica è come prima perché anche la Pro Sesto penultima ha vinto. Quindi per i grigi ci sono 18 punti, a -4 dalla Pro che sta a 22, ma sarebbero entrambe retrocesse: al momento niente playout perché la quintultima Pergolettese ha 33 punti, 11 in più rispetto alla Pro Sesto. Per giocare lo spareggio devono essere al massimo 8. Vedremo.

La partita

Come ripete spesso Banchini “ci crediamo ancora. Se vinciamo 5-6 partite anche le penalizzazioni non contano”. E la squadra al ‘Voltini’ di Crema ha mostrato di essere viva, di crederci come il suo allenatore, sciorinando una prestazione gagliarda, a tratti di buona qualità.
Afflitta, quello sì, dall
‘atavico problema del gol, anche se il portiere di casa Soncin è stato il più impegnato, soprattutto con tiri da fuori. Ma la vittoria della caparbietà è arrivata al 95′, quando i grigi  hanno riempito l’area avversaria con 6 giocatori, hanno tentato quattro tiri in porta e subito un fallo da rigore, finché Samele, 2° gol, ha scaraventato in rete da 5 metri su tocco di Siafà. Vittoria, 3 punti.

E poco importa se dopo mezzora Guiu in contropiede aveva preso il palo e se il portiere Spurio aveva detto no a qualche tiro giallo-azzurro. Conta segnare.
E anche sognare. Almeno fino a martedì.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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