“La necessità di istituire il Salario Minimo orario non è solo nei numeri diffusi oggi dal rapporto Istat Sdgs, secondo cui oltre il 12% degli occupati in Italia è a rischio povertà con la crisi che ha influito negativamente sulla diffusione del lavoro povero, ma anche alla luce delle paghe orarie previste da alcuni contratti collettivi nazionali. Qualche esempio? Servizi di pulizia 6,51 euro all’ora, vigilanza privata 6,20 euro all’ora, operai agricoli 5,18 euro all’ora. Con un simile intervento, previsto, come noto, dal contratto di Governo, interveniamo da un lato per eliminare il dumping contrattuale e dall’altro per definire regole chiare entro le quali le parti sociali possano muoversi con più certezze. Un’economia avanzata non può andare avanti con lavoretti precari e sottopagati”. Così in una nota Susy Matrisciano, senatrice del Movimento 5 Stelle e capogruppo in commissione Lavoro, relatrice del ddl per l’istituzione del Salario Minimo orario.