Sono state accolte dagli eurodeputati le richieste di Coldiretti e Filiera Italia contro il tentativo della presidenza belga di togliere le tutele ai produttori italiani.
Fondamentale il mantenimento della clausola di salvaguardia automatica, voluta dal Parlamento Ue, per tutelare il riso italiano, dopo che nell’ultima campagna si è registrata una vera e propria invasione di prodotto asiatico a dazio zero, con le importazioni dalla Cambogia addirittura raddoppiate (+104%).
E’ quanto affermano Coldiretti e Filiera Italia, dopo aver sventato il tentativo della presidenza belga di togliere la tutela alle produzioni nazionali, nell’ambito del nuovo Sistema di Preferenze Generali (Spg) che punta a favorire i Paesi in via di sviluppo incentivando le importazioni a dazio zero.
Le parole
Così spiega il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco: “Oggi il 60% del riso importato in Italia è a dazio agevolato. La reintroduzione del meccanismo di tutela è fondamentale per la filiera del riso, eccellenza del Made in Italy. Ma c’è anche la necessità del principio di reciprocità, volto a tutelare i consumatori. Perché bisogna sapere che nei campi di riso asiatici viene usato il triciclazolo, potente pesticida vietato nell’UE”.
In provincia
Il riso Made in Alessandria conta circa 7.800 ettari, per totale di 531.383 quintali, concentrati nella zona casalese. Ed è stato sventato il tentativo di aumentare il limite dei residui di triciclazolo nel riso (da 0,01 a 0,09 mg/kg). Con il blocco del trilogo la discussione è rimandata al prossimo Parlamento.
Precisa il direttore Roberto Bianco: “Dobbiamo tutelare la produzione di riso Made in Italy, oltre il 50% dell’intera produzione Ue, che ha un livello di qualità unico al mondo, con 9 risaie su 10 concentrate fra Lombardia, Veneto e Piemonte”.