Alberto Cirio

Il Presidente Cirio: «Questo è un nuovo importante passo verso una normalità che oggi è possibile grazie ai vaccini». L’assessore al Welfare, Caucino: «Restituiamo la socialità anche alle persone fragili danneggiate dagli effetti delle chiusure per Covid». L’assessore alla Sanità, Luigi Icardi: «Guardiamo avanti con fiducia».

 

Vaccini, tampone all’ingresso, regole e controlli: questa la «ricetta» per garantire l’attività presso le strutture semi-residenziali per disabili, anziani, minori e soggetti psichiatrici del Piemonte. Così la Regione Piemonte ha dato il via libera alle indicazioni operative per la ripresa in sicurezza delle attività presso strutture semi-residenziali per disabili, anziani, minori e soggetti psichiatrici.

In particolare, verranno applicate ai centri per disabili le classificazioni delle strutture previste dall’ordinanza 8 maggio e le relative indicazioni per l’ingresso di ospiti e visitatori in strutture con percentuale di ospiti vaccinati superiore al 95% e strutture con ospiti vaccinati inferiore al 95%.

Per il personale o gli operatori di interesse sanitario si applicano le misure di obbligo vaccinale già in vigore, mentre per il restante personale come volontari, addetti all’animazione o altre attività occasionali è prevista la «certificazione verde» o un’attestazione della sussistenza delle seguenti condizioni:

– essere stato vaccinato con due dosi di vaccino eseguite da non oltre nove mesi e ad almeno 14 giorni dall’ultima dose; 

– essere stato vaccinato con una singola dose di vaccino nei casi in cui il vaccino utilizzato preveda una sola dose o in soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2 ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa o in soggetti per i quali sono trascorsi più di 14 dosi dalla prima somministrazione;

– non essere ancora vaccinato ma possedere la certificazione documentata di guarigione da una pregressa infezione da meno di sei mesi.

Per le strutture con una percentuale di ospiti e di personale vaccinato superiore o uguale al 95 per cento o in possesso di autocertificazione verde è possibile quindi proseguire il servizio, sempre nel rispetto delle regole generali di prevenzione del Covid; per le attività che si svolgono all’aperto, pur mantenendo tutte le norme di sicurezza, è possibile organizzare attività in gruppi più numerosi, anche alternando utenti e operatori di gruppi differenti, sulla base delle specifiche esigenze.

Per soggiorni presso Case Vacanze per disabili, anziani, minori e soggetti psichiatrici, oltre alle misure sopra riportate, è necessario prevedere un tampone antigenico prima della partenza e, in caso di presunta o accertata positività di un ospite, lo stesso dovrà essere posto in isolamento e nel caso la positività sia confermata il soggetto dovrà essere posto in isolamento presso il proprio domicilio. I rimanenti ospiti, negativi ad un test antigenico, potranno continuare a rimanere presso la Casa Vacanza fino al termine del soggiorno.

Per le strutture che abbiano ancora i requisiti di protezione degli ospiti e del personale in percentuali < 95%, continueranno ad applicarsi le indicazioni dello scorso anno.

I test rapidi per gli operatori e gli utenti dei centri diurni per disabili, anziani, minori e soggetti psichiatrici devono essere effettuati indipendentemente dallo status secondo la periodicità unica di 30 giorni e i dati degli stessi devono essere inseriti nella piattaforma.

Ovviamente al momento dell’ammissione dovrà essere verificata l’assenza di sintomi che possano ricondurre alla malattia da Covid19 e l’assenza di febbre sopra i 37,5 gradi centigradi, oltre alla produzione di un modulo di auto certificazione.

In entrambi i casi, se durante il periodo di frequentazione una persona verrà trovata positiva, verrà allontanata, ma non verrà compromessa l’attività dell’intera struttura, dopo aver ovviamente effettuato un tampone a tutti gli altri ospiti e gli operatori.

 

«Per tantissimo tempo in alcuni casi quasi due anni, le persone con fragilità non hanno più avuto la possibilità di recarsi in una casa vacanza o a fare un soggiorno estivo, ma adesso grazie all’importante azione vaccinale sarà di nuovo possibile – sottolinea il presidente della Regione Alberto Cirio -. Così come sarà possibile ritornare presso un centro diurno per disabili, senza limitazioni, in tutti quelle situazioni in cui i soggetti vaccinati siano pari o superiori al 95%. Questo è un nuovo importante passo verso una normalità che oggi è possibile grazie ai vaccini».

 

«L’approvazione di queste regole, che consentono la più ampia partecipazione presso le strutture semi-residenziali per disabili, anziani, minori e soggetti psichiatrici del Piemonte  – spiega l’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino – rappresenta un fatto molto importante, in quanto consentirà a centinaia di persone fragili di poter vivere un’estate ritrovando la loro normalità e la loro socialità. Il Piemonte, in questo anno e mezzo, ha sempre lavorato proprio in questa direzione: coniugare la sicurezza e la lotta al Covid19 con la difesa del diritto, in particolare per le persone portatrici di disabilità, di poter usufruire di quei servizi, come i Centri estivi e le Case Vacanze, fondamentali da parecchi punti di vista, sia sociale che “terapeutico”».

 

«La promozione del Piemonte in “zona bianca”, cosi come la situazione specifica all’interno delle strutture semi-residenziali per disabili – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – consentono oggi un ragionevole allentamento delle misure di sicurezza che si erano rese necessarie nella fase più critica dell’emergenza. Gli esiti di indubbio successo della campagna vaccinale, insieme agli screening periodici e al rispetto dei protocolli ministeriali garantiscono la riapertura delle strutture nella massima sicurezza, con evidenti benefici anche per la salute mentale delle persone più fragili che in questi mesi si sono trovate a vivere le inevitabili restrizioni richieste dalla situazione sanitaria. Guardiamo avanti con fiducia».

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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