In via Bissati è cominciata la prima parte della vita di Oria Trifoglio, la strada in cui è nata e cresciuta, in pieno centro storico. Sempre da via Bissati prenderà inizio la seconda, non meno impegnativa, parte, in qualità di candidato sindaco del Quarto Polo, che avrà la sua sede proprio nella sua via “natia”. La nuova creatura dell’ex primo cittadino Felice Borgoglio ha scelto proprio lei, ginecologa di grande fama ad Alessandria e amministratrice pro tempore (1 anno e mezzo) nella giunta Rossa, per presentarsi alle imminenti amministrative.
È stato lo stesso Borgoglio a introdurre la nuova iniziativa politica e colei che la rappresenterà a un folto pubblico, stipato in una sala della Casa di Quartiere di via Verona. “Una volta Alessandria era una città modello per la qualità della sua amministrazione – ha esordito – “invece ciò che si vede oggi non ci fa onore, basti pensare ai giardini della Stazione”. La necessità di far cambiare rotta ad Alessandria ha così avviato un “lungo lavoro” di riflessione e confronto culminato con la nascita del Quarto Polo, “dove persone dalle diverse opinioni politiche sono unite per un obiettivo, rendere la nostra città di nuovo competitiva con le altre”.
Il simbolo c’è, il programma pure, alcuni punti fondamentali del quale sono stati toccati dal discorso dell’ex sindaco socialista. La tutela della sicurezza dei cittadini si combina con la capacità di “integrare i residenti stranieri, organizzando corsi di italiano e di educazione al senso civico”. La partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica dovrà prendere le forme di una “valorizzazione delle forze creative presenti in città”. Le conseguenze della crisi economica possono essere affrontate “migliorando la qualità della vita, con la quale sarà possibile creare nuovi posti di lavoro, e supportando le persone in maggiore difficoltà”.
C’è stata anche una considerazione sulla macchina comunale nell’elucubrazione di Felice Borgoglio. “L’amministrazione deve essere profondamente cambiata – ha proclamato – al suo interno ci sono tante potenzialità costrette a lavorare con modelli organizzativi ormai antiquati e, perciò, frustrate”. S’è poi parlato del centro storico, da migliorare attraverso la collaborazione con le associazioni di categoria secondo l’ex primo cittadino: “Occorre ricostruire quel salotto che non c’è da altre parti, con ricadute positive anche sui sobborghi”. L’accusa rivolta al Quarto Polo di proporsi come forza “contro” l’uscente giunta Rossa a prescindere è stata poi respinta al mittente da Borgoglio: “Non siamo contro nessuno ma qualcosa, per esempio non riteniamo opportuno portare il teleriscaldamento ad Alessandria quando in città c’è una partecipata come Amag, mentre siamo favorevoli alla sua posa a Spinetta Marengo, visto che sarebbe alimentato dal calore prodotto dalla Solvay”.
Borgoglio ha identificato in Oria Trifoglio “un profilo quasi perfetto, una persona valida nel suo lavoro, curiosa e disponibile ad aiutare gli altri”. Da lì la proposta di diventare candidato sindaco del Quarto Polo, un ruolo che la ginecologa ha fatto suo con entusiasmo, supportata anche dall’ex assessore Gabriella D’Amico (“2 anni fa sognammo di fare una lista trasversale di sole donne, oggi quel desiderio è diventato quasi una realtà”).
Nel suo primo discorso da aspirante primo cittadino, Trifoglio è partita dalle donne, “quelle che mi hanno permesso di realizzarmi a livello professionale, le stesse di cui ho conosciuto tutti i problemi nella mia breve esperienza di amministratrice”. Prossima alla pensione ma “incapace di viverla”, sposata con figli e nipoti, il volto del Quarto Polo afferma di non voler coltivare “secondi fini personali”, bensì di cercare di diventare con “coraggiosa incoscienza” un primo cittadino “che non comanda da solo, avvalendosi invece dell’aiuto di persone dalle diverse competenze”.
Alle “provocazioni” circolate sul suo conto “non intendo rispondere” – ha detto – nel mio lavoro ho fatto rispettare una legge dello Stato, senza creare disservizi nel reparto di mia competenza. Non perderò il controllo per ricercare vendette personali”. Piuttosto, ha annunciato il suo impegno per contrastare le situazioni di povertà in città, memore delle “tante storie di difficoltà che ho ascoltato, ma per le quali ho potuto fare poco quando ero in giunta”.
Stefano Summa
@Stefano_Summa