Nelle ultime ore sono state distribuite su tutto il territorio piemontese 662.000 mascherine, tra chirurgiche, ffp2 ed ffp3, di cui 625.000 alle ASL e 37.000 ai volontari di Anpas e Croce rossa.
«Appena il nuovo approvvigionamento è arrivato in Protezione civile ci siamo attivati immediatamente per distribuire centinaia di migliaia di mascherine alle nostre ASL e al sistema dei volontari dell’emergenza costituito da Anpas e Croce rossa» conferma l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi.
«Sono numeri importanti che ci consentono di garantire una copertura potenziale di alcuni giorni – continua l’assessore Gabusi –, ma il fabbisogno globale del sistema sanitario regionale è molto ampio, per questo la ricerca degli approvvigionamenti prosegue senza sosta. Altri ordini sono in consegna già nelle prossime ore, anche perché alcune tipologie di dispositivi vanno in esaurimento prima di altre, a partire dalle ffp3».
L’ufficio acquisti della Unità di crisi della Regione Piemonte in queste settimane ha processato oltre 350 contatti per il reperimento di DPI, di cui una parte considerevole andati a buon fine.
«Ringrazio l’assessore Gabusi e la Protezione civile – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – per il puntuale e preziosissimo lavoro che stanno fornendo nella distribuzione dei dispositivi di protezione individuale e le attrezzature, dopo che faticosamente siamo riusciti a reperirli sul mercato, in una condizione di massima emergenza».
Oltre alle mascherine la Protezione civile sta distribuendo attrezzature e dispositivi di vario tipo alle strutture sanitarie piemontesi, tra cui un gruppo elettrogeno da 100 kW per l’alimentazione di una TAC mobile all’Ospedale Amedeo di Savoia, su richiesta dell’ASL Città di Torino, resa disponibile per 3 mesi dalla Fondazione Specchio dei Tempi.
Parallelamente si è chiuso il bando affidato dall’Unità di crisi a SCR per un’importante fornitura di materiale sanitario e di dispositivi di protezione individuale da destinare alle strutture piemontesi.
L’acquisto coprirà un fabbisogno totale di oltre 15 milioni di pezzi per un totale di circa 80 milioni di euro (il valore complessivo del bando era di oltre 118 milioni di euro, ma su alcuni lotti non ci sono state offerte disponibili a causa di una domanda mondiale notevolmente superiore all’offerta).
Oltre a camici, mascherine e guanti il bando d’acquisto prevede cappellini chirurgici, copri scarpe in pvc, visiere di protezione, occhiali protettivi e tute di sicurezza per la protezione da agenti biologici e chimici.
Sono numeri enormi, calcolati su un fabbisogno trimestrale, che ben esprimono l’impegno e lo sforzo della Regione Piemonte nell’affrontare l’emergenza sanitaria.