PALERMO (ITALPRESS) – “Dopo l’emozione dell’opinione pubblica per i fatti di sangue dei primi anni ‘90 si è entrati in una situazione di stasi, della quale fanno parte non solo le organizzazioni criminali ma anche quel sistema di relazioni della borghesia mafiosa che in qualche modo prova a riconquistare terreno nell’illecito e nell’opacità: la via maestra è tenere alta la vigilanza e contrastare Cosa nostra con gli strumenti legislativi a disposizione, così da sottrarle la reputazione di cui ancora gode nei nostri territori. Sarebbe una forma di egemonia da parte di chi esercita un principio di convivenza civile contro chi invece prova a deviare la società siciliana con forme più o meno subdole per trasmettere l’idea che la mafia sia invincibile“ Lo sottolinea il presidente della Commissione regionale Antimafia Antonello Cracolici a margine della commemorazione di Libero Grassi, ucciso dalla mafia 33 anni fa in via Alfieri a Palermo.
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