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“Stop ai progetti milionari sulle piste ciclabili, servono percorsi sicuri per la mobilità quotidiana”. Sul tema interviene il capogruppo del M5S di Alessandria, Andrea Cammalleri. Secondo il movimento 5 stelle, le piste ciclabili in via di realizzazione in città sono progettate in modo pessimo. “Non sono utili per la mobilità quotidiana e si intersecano più volte con il traffico automobilistico. Altre, mi riferisco in particolare a quella sul cavalcavia, quella in via Capriolo e la più recente sul ponte Meier, hanno una pendenza tale da renderle inaccessibili ai più anziani, diventando anche pericolose a causa dell’uso promiscuo pedonale-ciclabile con cui sono state progettate”, sottolinea Cammalleri. A dire dei cinque stelle, tutti i progetti presentati dal movimento sono stati ignorati, come del resto molte altre proposte orientate ad una mobilità sostenibile della città. La spesa della Giunta di 36 milioni, per realizzare una pista ciclabile tra la Cittadella e Marengo passando all’esterno della città, è un duro colpo all’economia locale. “Come si può pensare di destinare tale cifra per collegare un solo sobborgo? Per di più dopo che la popolazione spinettese ha preferito, in barba alla legge n. 366/1998, rinunciare alla pista ciclabile in via Genova a favore di parcheggi per le automobili”. Sono necessari investimenti per realizzare percorsi di collegamento in sicurezza tra la città e tutti i sobborghi e una passerella ciclabile sulla Bormida.
Le ciclabili in Alessandria non rispondono all’esigenza di tragitti sicuri casa-lavoro o casa-scuola ma piuttosto ad un utilizzo ricreativo: le piste sotto i viali sono l’esempio classico. Quelle realizzate durante l’amministrazione Fabbio sono poco frequentate perché costringono i ciclisti a giri viziosi per evitare semafori e rotonde. Eppure vengono riproposte anche da questa amministrazione. Uno spreco di soldi aggravato dalla superficialità degli addetti alla direzione lavori: così si trovano pali al centro di piste ciclabili, percorsi che finiscono dentro parcheggi (Self), oppure percorsi che si interrompono bruscamente nel nulla dopo qualche centinaio di metri (Panorama e via Pavia). Pare assurdo, in un’epoca in cui varrebbe la pena impegnarsi per sensibilizzare la popolazione ad abbandonare, laddove possibile, i mezzi inquinanti favorendo l’utilizzo del mezzo più ecologico ed economico che esista, progettare senza raziocinio e continuare a sperperare denaro pubblico.
Tirato in ballo il rappresentante di Forza Italia chiarisce la vicenda della pista ciclabile. “Il bando a cui la città partecipa è determinato a livello nazionale con risorse complessive di circa 500 milioni, indicativamente 5 milioni di euro a capoluogo. Ben lontano da 36 milioni indicati dai cinque stelle e non solo.  Un progetto ancora indefinito da parte dell’amministrazione comunale di 18 milioni di euro di cui circa 5 provenienti dalle casse comunali (anche se soldi ora non ci sono)”. In questi 18 milioni di euro c’è un progetto di pista ciclabile da realizzarsi tra a congiunzione di un progetto portato a termine dall’ex amministrazione Fabbio.  “Comunque una follia – dice il capogruppo di forza Italia –   per un progetto di pista ciclabile tra Alessandria e Spinetta ambizioso si, ma costoso e inutile viste le problematiche attuali in città”. 
Giancarlo Perazzi
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