Il Piano regionale di Qualità dell’Aria ha un impatto negativo su tutte le imprese, in particolare su quelle zootecniche del Piemonte, che dovrebbero sostenere investimenti economici rilevanti.
Il tema
Lo hanno discusso Coldiretti Piemonte e l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa, con il quale è stato già fissato un incontro per gennaio.
Gli interventi richiesti, in base all’attuale Piano di Qualità dell’Aria, non sarebbero economicamente sostenibili per le imprese agricole zootecniche piemontesi. Al momento la Regione dovrebbe tener conto dello stato reale in cui versano tutte le aziende zootecniche, adottando misure che siano più reali e concreti possibili.
Va sfatato il concetto che condanna l’agricoltura ad avere l’impatto più pesante sulla qualità dell’aria: basti pensare ai voli aerei o alle industrie chimiche. Le aziende agricole, soprattutto le zootecniche, stanno attraversando un difficile momento economico ed è impensabile gravare su di loro.
Oltre al confronto già aperto con l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, occorre anche continuare il dialogo diretto con l’assessorato all’Agricoltura e coordinare con le altre Regioni una strategia comune per la tipologia di interventi da apportare e per le tempistiche con cui realizzarli.
Al momento, infatti, nelle altre Regioni del bacino padano ci sono obblighi molto meno impattanti per le aziende agricole.
Coldiretti auspica, dunque, che possano essere apportate dalla Regione Piemonte efficaci variazioni al Piano con i conseguenti chiarimenti applicativi.
Coldiretti auspica, dunque, che possano essere apportate dalla Regione Piemonte efficaci variazioni al Piano con i conseguenti chiarimenti applicativi.