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La Regione Piemonte ha finalmente varato il bando di insediamento giovani (Misura 6.1) inserito nel Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Confagricoltura Asti rimarca l’ennesimo ritardo “collezionato” dal travagliato PSR: il provvedimento è giunto, infatti, a poco più di un mese dalla scadenza del bando fissata al 15 aprile ed è solo possibile presentare le domande per effettuare gli investimenti di miglioramento delle aziende, ma senza una chiara definizione delle regole e dei termini per aprire le imprese sulle quali è intenzione investire. La lentezza burocratica questa volta condiziona pesantemente anche uno dei segmenti più importanti del comparto agricolo, l’imprenditoria giovanile, destinato a garantire il vitale ricambio generazionale del settore: l’unica “speranza” è che venga concessa una proroga ai termini.

Il presidente di Confagricoltura Asti, Massimo Forno, sottolinea il malcontento sempre più crescente che si respira tra le campagne dell’Astigiano: “Abbiamo attaccato duramente il Piano di Sviluppo Rurale, definendolo un documento da cestinare, per ottenere soluzioni in tempi celeri da parte della Regione. Risultato? L’apertura del bando per l’insediamento giovani con un ritardo inaccettabile e senza regole chiare. Abbiamo voluto dare fiducia all’impegno preso dell’assessore Ferrero, sul palco dell’Assemblea generale di Confagricoltura Asti, per migliorare il PSR ma se questi sono i riscontri continueremo a dare battaglia. E’ anche tempo di pretendere che scendano in campo gli esponenti politici locali, con una ferrea assunzione di responsabilità e un preciso intento a supportare gli interessi dell’agricoltura astigiana, non solo a parole e sotto campagna elettorale come spesso è accaduto”.

Luisella Torchio, vicedirettore e responsabile tecnico di Confagricoltura Asti, conclude: “Le persistenti difficoltà – in primis quelle di natura informatica – rischiano di escludere dai finanziamenti le aziende più virtuose del territorio. Nessuno ha la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi ma basta leggerezza, ricordo che stiamo parlando di oltre 1 miliardo di euro di finanziamenti che equivalgono al futuro di centinaia di famiglie, anche astigiane”.

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