Botta e risposta tra maggioranza e opposizione sul Dolcetto di Ovada. Nel corso dell’ultima doppia seduta del consiglio comunale – andata in scena lunedì e mercoledì sera – il capogruppo del Movimento Cinque Stelle ovadese, Emilio Braini, ha lamentato la mancanza del tipico vino rosso del Basso Piemonte nel reparto enologia di Eataly. “Si tratta di una catena presente in tutta Italia – dice il pentastellato a proposito della catena ideata da Oscar Farinetti -. Trovo sbagliato che non si faccia nulla per migliorare la promozione di questo vino anche al di fuori del confine territoriale”.
Secondo Braini l’assenza del Dolcetto da uno dei network principali per la diffusione dei prodotti tipici locale rappresenta il più classico degli autogol. Opinione diversa per la maggioranza, con il consigliere Simone Subrero (“Esistono diversi canali alternativi per la promozione di un prodotto rispetto a un grande centro commerciale come Eataly”) e con il vicesindaco Giacomo Pastorino. “Recentemente il Dolcetto ha varcato anche i confini nazionali, partecipando a eventi e fiera nel Regno Unito e in Germania. Sicuramente Eataly è un buon viatico, ma come tutte le grandi aziende di distribuzione ha delle regole ben precise che devono essere definite nel rapporto tra produttori e la rete di vendita”.
Redazione Novi Ligure