Delfina Ferrandi è il nuovo Direttore della Struttura complessa di Neurologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria.
Laureatasi a Pavia col massimo dei voti, si è specializzata in Neurologia sempre a Pavia nel 1995 ed è attualmente membro della SISC (Società Italiana per lo studio delle Cefalee) e della SIN (Società Italiana di Neurologia).
Dopo alcuni incarichi in aziende sanitarie piemontesi e lombardi, nel 2001 è dirigente medico all’Azienda Ospedaliera di Alessandria dove gestisce il Day Hospital neuro-oncologico e, nel 2017, diventa Direttore della Stroke Unit, la struttura di Neurologia dedicata al trattamento dei pazienti affetti da malattie cerebrovascolari in fase acuta o sottoposti a terapia trombolitica.
Nel 2020 è Direttore di Neurologia a Casale Monferrato, incarico ricoperto fino alla nomina all’AO AL di Alessandria.
La dottoressa Ferrandi è autrice anche di numerose pubblicazioni scientifiche che vertono principalmente su ictus, cefalee e neuro-oncologia, temi al centro di incontri divulgativi nelle scuole. A questi si sono accompagnati numerosi corsi di formazione per medici e infermieri, oltre a lezioni tenute presso il Corso di Laurea per Educatore Professionale presso l’UPO sede di Alessandria.
Le parole
“È stata una vera emozione tornare all’Ospedale di Alessandria – ha sottolineato Delfina Ferrandi – nell’azienda dove avevo già lavorato per vent’anni e dove ho ritrovato persone e colleghi con cui avevo condiviso parte del mio percorso professionale. Vorrei quindi ringraziare tutti per la calda e sincera accoglienza, che mi fatto sentire veramente a casa”.
Poi prosegue: “Sono molto felice di questo incarico, soprattutto perché ho trovato anche giovani colleghi che sono uno stimolo a proseguire nei molti ambiti in cui è impegnata Neurologia, a partire dalla ricerca, dove ho riscontrato un interessante fermento. Mi impegnerò inoltre per mantenere gli alti livelli della struttura, come le terapie innovative per la cefalea o le collaborazioni con la Neurochirurgia, per un ulteriore sviluppo nell’ambito della neurooncologia, o il Pronto Soccorso e la Radiologia, per il trattamento dell’ictus ischemico in fase acuta. Accanto a tutto questo, non sarà trascurata la parte ambulatoriale per il trattamento di patologie croniche, anche attraverso l’importante supporto dell’università e dei centri di riferimento regionali per le principali malattie neurologiche”.