L’acronimo è NAME, iniziali di ‘Not Alone with My Emotions’, che in italiano vuol dire “non sola con le mie emozioni”. Si tratta di uno studio attivato dal Dipartimento Pediatrico – Ostetrico dell’Ospedale di Alessandria. Svolto durante un periodo di emergenza, lo studio NAME ha permesso lo sviluppo di un percorso assistenziale basato sulle esperienze dirette, garantendo un’assistenza sempre più attenta ai bisogni delle madri e dei bambini.
La storia
Durante la prima ondata della pandemia, per contenere la diffusione del virus fu vietato l’ingresso dei parenti in sala parto, limitando il sostegno familiare alle madri. Vivere la gravidanza in pandemia aumenta il rischio di problemi psicologici, come ansia e depressione, a carico della donna e del nascituro. I bambini nati da madri che, in gravidanza, hanno avuto disagi psicologici, hanno maggiori probabilità di avere problemi cognitivi e comportamentali negli anni successivi.
Il progetto
Alla luce di questi dati, si è ricorso alla medicina narrativa, cioè l’applicazione dei racconti alla medicina per individuare precocemente condizioni di stress e solitudine delle madri e, di conseguenza, offrire spunti per migliorare la pratica clinico-assistenziale e facilitare un’esperienza di nascita positiva. Alle pazienti reclutate, dopo il consenso scritto, è stato chiesto di raccontare in forma scritta una narrazione sulla loro esperienza nel periodo di isolamento.
I risultati
I dati finali non erano diversi da quelli precedenti a marzo 2020. Risultato raggiunto grazie alla capacità del personale sanitario di sopperire alle carenze generate dalla pandemia. Quindi la maggior attenzione dei sanitari a creare empatia con le puerpere ha contribuito a compensare la mancanza dei familiari.
Da molte narrazioni, infatti, emerge chiaramente il senso di gratitudine delle donne nei confronti di chi ha fornito assistenza, sottolineando le sensazioni di tranquillità percepita grazie a professionalità, competenza e cura ricevute dagli operatori. Nei giorni seguenti, poi, l’assenza dei familiari ha avuto una valenza positiva, cioè un’opportunità per avere intimità col proprio bambino, fondamentale per un solido rapporto simbiotico.