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Dopo una lunga e articolata discussione, il Consiglio Comunale ha approvato le osservazioni alla variante del progetto definitivo del Terzo Valico ferroviario dei Giovi che prevede l’eliminazione dello shunt.

A votare sì sono stati i dieci componenti del gruppo del Partito Democratico. Quattro i voti contrari, espressi dai Consiglieri Maria Rosa Porta, Costanzo Cuccuru, Marco Bertoli e Carmine Cascarino. I tre Consiglieri del Movimento 5 Stelle sono usciti dall’aula prima della votazione.

Le richieste del Comune di Novi Ligure contenute nel documento approvato riguardano essenzialmente quattro aspetti. Per quanto riguarda l’assetto idrogeologico (acque superficiali), si reputa necessaria la realizzazione di un nuovo canale diversore del Rio Gazzo, con bocca di presa a monte del ricettore, nel territorio a confine tra i Comuni di Novi e Serravalle Scrivia. Sempre sull’assetto idrogeologico, ma per le acque sotterranee, si ritiene indispensabile un’azione di monitoraggio della situazione in grado di escludere ogni rischio di interferenza con l’approvvigionamento idrico a servizio di Novi Ligure e di Pozzolo Formigaro.

Sono state prese in esame anche delle modifiche del piano del ferro di stazione attraverso la realizzazione del terzo marciapiede e del miglioramento del collegamento ferroviario tra Novi e Pozzolo superando il breve tratto attualmente a binario semplice per consentire una maggiore efficienza dei collegamenti con la linea storica Novi-Tortona, in previsto raddoppio. Infine, sulle barriere fonoassorbenti si ritiene opportuno prendere in esame anche altri sistemi di mitigazione alternativi al fine di offrire, pur con il previsto incremento di traffico ferroviario, un clima acustico migliore di quello attuale.

Ogni intervento di mitigazione dovrà essere posto in opera prima dell’entrata in esercizio della linea ferroviaria di valico. Si richiede quindi che, ove strettamente necessario, le barriere fonoassorbenti vengano realizzate con soluzioni architettonicamente compatibili con il contesto sostituendo, in corrispondenza con gli affacci delle abitazioni e dei sovrappassi, i pannelli opachi con pannelli trasparenti. Qualora non possano essere installate le barriere fonoassorbenti si richiede di intervenire sugli edifici prospicienti la tratta con interventi di isolamento acustico. Nei casi in cui è previsto l’intervento dall’esterno della linea ferroviaria, utilizzando e, in parte, occupando strade pubbliche, si dovrà concordare con gli uffici competenti il periodo più idoneo per intervenire con la finalità di ridurre al minimo le interferenze con la viabilità cittadina ed i disagi ai cittadini stessi.

Nel dibattito in Aula, i Consiglieri hanno ribadito le posizioni già espresse nel corso della seduta aperta svoltasi lo scorso 21 marzo. Fabrizio Gallo, a nome del Movimento 5 Stelle (gruppo consiliare che non era presente in quell’occasione), ha definito l’opera del Terzo Valico una follia per l’intero territorio, al di là della realizzazione o meno dello shunt.

Prima della votazione è intervenuto il Sindaco, Rocchino Muliere: «Siamo in piena Conferenza dei Servizi ed è doveroso per il nostro Comune inviare le osservazioni, come stanno facendo tutti gli Enti interessati al passaggio della nuova linea ferroviaria. Siamo consapevoli dei problemi, proprio per questo abbiamo il compito di gestire la situazione e dare il nostro contributo per migliorare alcuni aspetti del progetto. Grazie alla nostra proposta si risparmia il consumo del suolo: 46 ettari contro i 101 previsti con la realizzazione dello shunt. Inoltre, in questo modo si evita l’isolamento ferroviario della nostra stazione e si offre una possibilità allo sviluppo logistico del territorio. Non è utile alimentare timori e paure. Per rassicurare i cittadini – ha sottolineato Muliere – vorrei precisare che i treni merci continueranno a transitare in città alle velocità attuali e ricordo, invece, che già oggi i convogli passeggeri che non si fermano a Novi passano in stazione attorno ai 120-140 kmh. Con questo documento – ha concluso il Sindaco – non si conclude il nostro lavoro, ma inizia una nuova fase che ci deve vedere impegnati per far sì che le richieste formulate vengano accolte».

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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