Basta inganni al consumatore: l’obiettivo è un milione di firme da raccogliere in sette Stati membri Ue.
Rafforzare l’agricoltura e difendere i cittadini-consumatori dall’inganno. Il rischio, infatti, senza un’adeguata trasparenza, è di portare sulle tavole prodotti “italianizzati” ma non italiani perché realizzati dalle lavorazioni di materie prime straniere. Ecco perché nel mirino è finito il codice doganale che con l’ultima lavorazione consente al prodotto di ottenere la carta di identità italiana. Proprio per superare questa ‘anomalia’, è partita la raccolta di firme in Italia e in 7 Stati europei con l’obiettivo di raccogliere oltre un milione di adesioni.
Dinanzi all’invasione di prodotti stranieri Coldiretti Alessandria chiede maggiori controlli per bloccare le truffe a tavola.
In tutte le sedi Coldiretti, negli Uffici Zona, nei Mercati e Agriturismi di Campagna Amica e durante le iniziative promosse sul territorio è possibile firmare per sostenere il #nofakeinintaly. Con il milione di firme si vuole ottenere l’obbligo di origine su tutti i prodotti agroalimentari, in modo tale che siano i cittadini, i consumatori, a poter scegliere cosa acquistare senza essere ingannati.
A fianco a questa battaglia se ne porta avanti un’altra: riconoscere il principio di reciprocità, se no ci rimette il Made in Italy anche per il lavoro. Spesso i prodotti di importazione dai Paesi terzi non solo utilizzano fitofarmaci vietati nel Nostro Paese e nella Ue, ma sono realizzati sfruttando la manodopera di minori.
Le criticità sono destinate a crescere: toccando quota 65 miliardi, l’import ha superato l’export. Una situazione che Coldiretti non intende tollerare oltre nel rispetto del lavoro dei “suoi” agricoltori e dei consumatori.
Il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco conclude così: “La nuova Unione che uscirà dalle urne di giugno è chiamata ad assicurare trasparenza su quanto i cittadini portano in tavola, sostenendo la proposta di legge europea promossa dalla Coldiretti per introdurre l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta su tutti i cibi in commercio”. Capito?