Bene, ma non benissimo. Così va la lotta agli insetti alieni del settore corilicolo in provincia di Alessandria. Non solo Popillia japonica, ma anche Scolitidi, Cocciniglia ed Eriofide minacciano un patrimonio che il mondo ci invidia.
Con questi argomenti al centro dell’attenzione, si è svolta a Lu Monferrato la 17^ edizione della Sagra della Nocciola, ospitata nella Chiesa di San Giacomo, con la presenza degli imprenditori corilicoli e del sindaco Franco Alessio.
L’appuntamento annuale ha fatto il punto sugli aggiornamenti tecnici e le novità di rilievo che riguardano il settore delle nocciole: dai trattamenti alla meccanizzazione, dall’innovazione in campo ai progetti per un prodotto trasformato, in sintonia con le richieste del mercato, alla crescita dei progetti di filiera. Partendo dal titolo, “Clima nuovo, nuovi nemici”, i tecnici si sono chiesti come possiamo affrontare le emergenze di un territorio che ha fatto della corilicoltura una scommessa vincente, capace di regalare grandi soddisfazioni e di farsi conoscere anche fuori dai confini nazionali.
Il problema
Negli ultimi decenni, a causa del commercio globale e controlli poco mirati, diversi parassiti esotici provenienti da aree molto distanti sono arrivati in Italia, creando impatti significativi sull’agricoltura, sull’ambiente e sulla salute pubblica. L’arma che si ha è agire in fretta: anche perché non bisogna dimenticare che anche l’uso prolungato degli insetticidi può provocare l’insorgenza di fitofagi secondari e rischio di re-infestazioni.
Il prodotto
Tutto il mondo lo identifica come un’eccellenza piemontese. Coinvolge 2.000 aziende, con 30.000 ettari di superficie coltivata per una produzione totale media di 20.000 tonnellate. La produzione alessandrina conta su 3.750 ettari tra allevamento e fase adulta, distribuiti nell’intero territorio collinare provinciale, con 500 aziende coinvolte nella filiera delle nocciole.
I premiati e le firme
Il convegno è stata l’occasione per continuare a sostenere il #nofakeinintaly e raggiungere l’obiettivo del milione di firme per ottenere l’obbligo di origine su tutti i prodotti agroalimentari, in modo tale che siano i consumatori a poter scegliere cosa acquistare, senza essere ingannati. Al termine del convegno sono stati consegnati i “Premi Qualità Novi”. La classifica:
- Az. Agr. “San Sebastiano” di Camino (con un lordo di 3.296 kg. e resa alla sgusciatura di 49,28)
- Az. Agr. “Cascina Loreto” di Gabiano (con un lordo di 4.217 kg. e resa alla sgusciatura di 49,18)
- Az. Agr. “Mancin Daniele” di Odalengo Grande (con un lorodo di 3.190 kg. e resa alla sgusciatura di 49,10)