FLACONEDIVETRO – Marì
Il nuovo singolo da Venerdi 8 Dicembre in radio e su tutti gli store digitali
https://pirames.lnk.to/Mari
L’amore sacro e profano raccontato da Flaconedivetro. ‘Marì’ è allegra malinconia, quel sentimento che conosciamo tutti che ci fa innamorare e poi soffrire, attendere segnali e pregare una risoluzione. Marì, je sto penzann a te. Marì, penzace tu!
Il brano
Marì è un brano scritto pensando agli amori giovanili della sorella Maria. Non c’è una via di uscita, solo un moto costante che ci trascina da dentro. Anche se può far male ci si sente vivi come non mai. Marì racconta di questo, della disperazione che si prova in quei momenti. La musica, al contrario, vuole comunicare la forza della spinta, la bellezza dell’essere trasportati in questo ballo. Marì in questo senso vuole quasi essere un pezzo pop dance, un brano che nonostante il suo tono malinconico ci trascina e ci fa godere della bellezza dell’essere in movimento, ci fa capire quanto questo ballo sia liberatorio. Marì ha anche un secondo piano di lettura, e così il profano si mescola al sacro. La figura di Marì (come nel video) quasi non è umana, non è reale, ma divina. In questo senso la canzone diventa quasi una preghiera, un inno solenne rivolto alla Madonna, un grido di aiuto, di liberazione, che si conclude con un nulla di fatto.
L’artista
Italiano col cuore campano but based in Brescia. Flaconedivetro è un progetto musicale in cui si fondono i due luoghi del mio vissuto: le mie origini e il mio presente.
Flaconedivetro vuole essere un omaggio alla grande bellezza della musica partenopea, una dancehall in cui musica pop e dance anni ’80 si intrecciano per creare un ambiente sonoro unico, in cui passato e futuro si fondono in una dimensione intima e personale. Le parole non sono importanti, servono a sussurrare un concetto, a evocare un’autentica nostalgia. La musica, con suoni elettronici che graffiano con dolcezza e batterie dinamiche, ti trasporta in un’esperienza coinvolgente. Flaconedivetro è la malinconica provincia raccontata dagli occhi di chi ricorda casa.