In passato i migranti extra comunitari che arrivavano nel nostro paese, in particolare per talune categorie di imprese che diversamente sarebbero state costrette a chiudere l’attività e per le famiglie che senza di loro non avrebbero saputo a chi affidare le persone anziane e non più autosufficienti, erano praticamente indispensabili.
Negli anni in questione, l’economia italiana non era quella tedesca ma era comunque più florida (che in particolare quella dal 2008 ad oggi) perciò il nostro paese poteva permettersi di accoglierli e dargli un lavoro, sul quale pagavano i contributi che servivano a sostenere le pensioni degli italiani e quindi gli stessi erano considerati una risorsa preziosa.
Ora i tempi sono mutati in peggio, la nostra economia è in difficoltà, la disoccupazione ha raggiunto livelli elevati, in particolare quella giovanile e come se non bastasse è in atto da tempo un’immigrazione di massa verso le nostre coste, al punto che c’è chi parla di invasione dell’Italia da parte di donne, uomini e bambini, molti non accompagnati, provenienti da vari paesi dell’Africa.
Gli stessi emigrano per motivi politici da paesi in guerra dove rischiano la vita e da paesi dove rischiano di morire di fame, ecco perchè nel primo caso vengono definiti migranti politici e nel secondo migranti economici.
A quanto sopra si aggiungono anche episodi di criminalità, difficilmente evitabili dato che molti non hanno un lavoro, che contribuiscono ad aumentare la preoccupazione sopratutto nelle persone anziane le più indifese e quelle meno attrezzate per una questione generazionale, ad accettare questi cambiamenti epocali.
Il dibattito fra favorevoli all’accoglienza e contrari è in atto da tempo, ma nelle ultime settimane il malcontento degli italiani contrari agli extracomunitari sembra decisamente prevalere, come i risultati delle recenti elezioni amministrative hanno dimostrato.
L’Europa non sta facendo nulla per alleggerire la pressione immigratoria verso l’Italia, anzi diversi paesi e non solo quelli dell’Est hanno bloccato confini e porti lasciandoci soli ad affrontare un problema enorme.
La situazione è ormai diventata insostenibile, pertanto occorre intraprendere iniziative forti e decise, che pur non essendo nel nostro dna, sono indispensabili se si vuole evitare il rischio di destabilizzare l’Italia, innescando conflitti sociali con tle conseguenza negative del caso.
Un Governo responsabile per quanto riguarda la sicurezza e il lavoro, ha l’obbligo di tutelare prima i cittadini italiani.
Pier Carlo Lava