Migliora la qualità delle acque di balneazione dei laghi piemontesi: stando ai risultati dei rilievi effettuati da Arpa, aumentano le zone lacustri con classe di qualità “sufficiente”, che passano dall’8 % al 14%, mentre diminuiscono quelle classificate come “scarse”, dal 9% al 3%. Nel complesso si evidenzia una stabilità dei dati rispetto alle classi “eccellente” e “buono”.
Questo è il quadro dello stato qualitativo delle acque di balneazione, riferito al quadriennio 2020-2023, che emerge dai monitoraggi effettuati nei punti dei 7 laghi – Maggiore, Orta, Mergozzo, Avigliana, Viverone, Sirio e Candia – e dei due torrenti San Bernardino e Cannobino.
Le acque sono state campionate sia per le componenti microbiologiche (per la ricerca di enterococchi ed escherichia coli) che ciano-batteriche, al fine di verificare che la loro qualità sia sufficientemente buona da permettere al pubblico di fare il bagno senza pericoli per la salute.
I commenti
Sottolinea il dg di Arpa Piemonte, Secondo Barbero: “I dati analizzati presentano segnali di miglioramento, anche se la stagione balneare 2023 ha evidenziato alcune criticità solo su alcuni punti. Bisogna indagare di più per evitare il peggioramento della classe di qualità per il prossimo anno”.
Così l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati: “I risultati ottenuti certificano che il lavoro della Regione, in termini di attenzione e cura per il territorio, sta dando buoni frutti. La balneazione è una risorsa importante per il Piemonte, sia in termini ambientali che turistici e quindi economici”.
Orta San Giulio